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Sembrava ormai irrimediabilmente perduta, dopo essere andata in frantumi a causa della caduta accidentale occorsa due anni fa durante la sua movimentazione per essere esposta ad una mostra ad Assisi dedicata al suo autore. Ma il 25 marzo, dopo un difficilissimo intervento di restauro, "L'Uccisione di Priamo" di Antonio Canova ha finalmente ritrovato la luce dei riflettori nella Gipsoteca della Fondazione Accademia delle Belle Arti Pietro Vannucci di Perugia.

Grande soddisfazione da parte di tutti coloro che hanno preso parte al lavoro di ricollocazione, ma soprattutto da parte di Daniele Angellotto, il restauratore fiorentino esperto in opere canoviane, indicato dalla Soprintendenza per ricomporre il bassorilievo: «Un restauro particolarmente difficile se si pensa che solo Pirro (al centro dell’opera) era ridotto in oltre 200 pezzetti», sottolinea Angellotto. 

Per il restauro dell'opera, cui è stato anche applicato un supporto in fibra di carbonio, è stata fondamentalmente inventata una tecnica nuova: «La frammentarietà era veramente esagerata - spiega il restauratore - e non vi era nessuno piano di appoggio per poter, poi, riassemblare i pezzi. [...] Ho utilizzato un’ottima colla di restauro di ultima generazione (fluorurato) che consente un restauro reversibile, ovvero che può essere rimosso in qualsiasi momento. Un lavoro durato un anno e mezzo, ma che alla fine ha dato un risultato soddisfacente».


© Foto D'Arte Firenze

Soddisfatto anche Giovanni Manuali, presidente dell’Accademia di Belle Arti, per il quale, quella occorsa al capolavoro canoviano è stata «una brutta vicenda che si è conclusa in maniera fortunatamente molto positiva, grazie alle abili mani del restauratore, ma che ci insegna che mai più un’opera della Gipsoteca sarà spostata».


© Foto D'Arte Firenze

In virtù di una proficua collaborazione, consolidata negli anni, Il dott. Angellotto si è rivolto a noi di Foto D'Arte Firenze per le riprese fotografiche del bassorilievo. Un incarico che abbiamo accettato con entusiasmo, consapevoli dell'importanza e della delicatezza di un restauro che ha restituito all'Arte italiana un'opera dal grande valore iconografico.


© Foto D'Arte Firenze

Dopo la ricollocazione del bassorilievo, l'Accademia è rimasta aperta al pubblico durante il fine settimana di Pasqua, in attesa del convegno che farà da corollario alla mostra Antonio Canova e il “tesoro ritrovato”, che si svolgerà dal 14 maggio al 9 luglio 2016 a Sangemini.


Cristian Ceccanti fotografo | Foto D'Arte Firenze con la preziosa collaborazione di Simone Baroncelli 


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Pubblicato in Eventi

Le trasferte a Venezia di Foto D'Arte Firenze per i capolavori di Antonio Canova

Per circa un'anno e mezzo Foto D'Arte Firenze ha seguito l'accurato e meticoloso intervento di restauro sulle opere del Canova a Venezia.

Sono state delle trasferte impegnative ma sicuramente entusiasmanti, immersi tra le tante opere d'arte che questa città ci ha offerto.

A fianco di Daniele Angellotto, l'abile restauratore che si è occupato del recupero di questi gessi del Canova, abbiamo iniziato a produrre tutta la documentazione fotografica necessaria iniziando a fotografare le metope nel loro stato iniziale.

Visto lo stato in cui questi gessi si trovavano si è trattato di un'intervento di restauro molto impegnativo sotto tutti i punti di vista, culminato in un eccezionale recupero. 

Foto D'Arte Firenze vi presenta una galleria di immagini realizzate nei depositi dell'Accademia durante le numerose trasferte a Venezia.

Leggi l'articolo del blog di Foto D'Arte Firenze sulla presentazione di queste opere restaurate alle Gallerie d'Italia di Milano.

Un' interessante approfondimento su Le CANDIDE METOPE DOPO IL RESTAURO "ULTIMO CAPOLAVORO" DI CANOVA - Arskey | magazine d'arte moderna e contemporanea

Pubblicato in Fotografia per l'arte

Milano, Pinacoteca di Brera sala XIV.

Il monumentale gesso di Napoleone in veste di Marte Pacificatore di Antonio Canova, dopo duecento anni, torna in uno dei saloni della Pinacoteca. Il gesso infatti era stato collocato in una delle sale della nuova grande galleria ricavata nel vano superiore della chiesa soppressa di Santa Maria di Brera a ricordo del grande patrocinatore della Pinacoteca.

Alto più di tre metri e pesante quasi due tonnellate, al grande calco in gesso era capitato lo stesso sfortunato destino di tanti monumenti e immagini dell'Imperatore e Re d'Italia dopo la battaglia di Waterloo: alcuni furono distrutti, altri danneggiati, altri ancora rimossi e custoditi in luoghi appartati affinché non fossero esposti alla pubblica vista.

Rimosso dai Saloni Napoleonici già nel 1814, il grande gesso è stato affidato nel novembre del 2008 alle cure di Daniele Angellotto di Firenze.

Il restauro ha restituito al gesso il suo originale valore, recuperandone la qualità, la definizione dei particolari e delle rifiniture che ne fanno un'opera unica, quale era nelle intenzioni dello stesso Canova che dedicava ai gessi le stesse cure e attenzioni riservate alle sculture in marmo.

Foto D'Arte Firenze è entusiasta di aver potuto seguire tutte le fasi del delicato intervento di restauro realizzando una meticolosa ed esaustiva documentazione fotografica confluita nella pubblicazione del volume edito da Electa a cura di Matteo Ceriana.

Il sito web Beni Culturali che presenta l'evento e quello di Electa.

Pubblicato in Eventi

Un gradito invito.

Oggi abbiamo ricevuto dalla Direzione Eventi di Intesa Sanpaolo l'invito alla conferenza stampa di presentazione della mostra "Canova. L'ultimo capolavoro. Le metope del tempio".

L'esposizione è organizzata da Intesa Sanpaolo in partnership con la Soprintendenza Speciale PSAE e per il Polo Museale della città di Venezia e dei Comuni della Gronda lagunare e in collaborazione con la Fondazione Cariplo.

Il recente restauro di sei bassorilievi in gesso conservati presso le Gallerie dell'Accademia di Venezia, ispirati a episodi dell'Antico e del Nuovo Testamento, e lo studio dei documenti ad essi relativi hanno portato alla luce opere di grande valore storico.

Sono infatti state identificate nelle opere restaurate i modelli originali per le prime delle trentadue metope - i pannelli decorativi destinati a ritmare il fregio dorico - che Antonio Canova, moderno Fidia, intendeva realizzare per il pronao del Tempio della natia Possagno, l'edificio maestoso da lui stesso progettato ispirandosi all'architettura del Partenone e del Pantheon.

Foto D'Arte Firenze è onorata di aver contribuito con le proprie immagini alla realizzazione del catalogo che accompagna la mostra edito da Silvana Editoriale e di aver potuto seguire in tutte le sue fasi il delicato intervento di restauro condotto da Daniele Angellotto a Venezia (leggi l'articolo sul blog di Foto D'Arte Firenze con le immagini durante i lavori).

Aperta al pubblico dal 4 ottobre 2013 al 6 gennaio 2014 presso le Gallerie d'Italia a Milano, la mostra sarà poi ospitata al Metropolitan Museum of Art di New York dal 20 gennaio al 27 aprile 2014.

Visita il sito delle Gallerie d'Italia.

Visita il sito delle Gallerie dell'Accademia.

Il video di presentazione della mostra.

Pubblicato in Eventi

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