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Lunedì, 09 Maggio 2016 07:53

Presentazione del volume "Dai depositi Nei depositi" vol.II In evidenza

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Si intitola Dai depositi. Nei depositi. Restauri e repertori di opere d’arte dei depositi fiorentini il secondo e ultimo volume frutto della pluriennale ricognizione nei depositi dei beni storico-artistici di Firenze. 

A quattro anni la pubblicazione del primo volume Dai depositi. Nei depositi. I Fondi Lotto per i restauri e repertori di opere d’arte di alcuni depositi fiorentini, che proponeva solo un primo, parziale censimento del patrimonio artistico fiorentino, la presentazione del nuovo lavoro è prevista mercoledì 11 maggio, alle 17.30 nell’aula dell’ex-chiesa di San Pier Scheraggio agli Uffizi (ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili), alla presenza del Direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, del Soprintendente Belle Arti e Paesaggio per le province di Firenze, Pistoia e Prato, Alessandra Marino, e con gli interventi di Cristina Acidini (già Soprintendente per il Polo Museale Fiorentino e sotto la cui guida prese il via questa grande perlustrazione del patrimonio), Timothy Verdon (Direttore del Museo dell’Opera di Santa Maria del Fiore), Giorgio Federici (Segretario del Comitato Firenze 2016) e della stessa curatrice del volume, Maria Matilde Simari, funzionario responsabile dei depositi delle Gallerie degli Uffizi e coordinatrice di quelli dei beni di provenienza territoriale.


L'antica Chiesa di San Pier Scheraggio - Galleria degli Uffizi

Come indica Alessandra Marino, responsabile della tutela dei beni storico artistici anche di Firenze, nell’introduzione del libro, “nell’anno in cui ci apprestiamo a commemorare l’alluvione del 4 novembre 1966 credo che questo libro sia da considerare la prima e importante testimonianza di quanto si è fatto (in ragione dell’alto numero di opere alluvionate presenti nei depositi e dei vari  restauri che le hanno interessate) e di quanto ancora resti da fare, in uno scenario che comunque ci dice come nulla venga dimenticato, nulla abbandonato, nonostante sia sempre più difficile il reperimento delle risorse necessarie per sopperire alle molte necessità”.

“Questo libro mette fine a tanti falsi miti e leggende urbane sui tesori nascosti nei depositi fiorentini – aggiunge Eike Schmidt -, valorizzando al contempo le vere ricchezze di dipinti e oggetti d’arte che vi sono conservati”.

Infatti, a 50 anni esatti dall’alluvione di Firenze – che si rivelò un trauma enorme per il patrimonio artistico cittadino - si completa quest’azione di inventariazione e catalogazione delle opere d’arte (riferite anche alla Città di Firenze) presenti in cinque depositi - Limonaia di Villa Corsini a Castello, Museo del Cenacolo di Andrea del Sarto a San Salvi, Villa medicea di Poggio a Caiano, Villa medicea della Petraia a Castello e Laboratori di Restauro della Fortezza da Basso – che dà l’opportunità di rispondere alla domanda che più volte è stata posta dai media e da privati cittadini ai responsabili del patrimonio culturale: “ma cosa c’è nei depositi della Soprintendenza?”.

“Sfogliando questo volume, e il precedente del 2012 – scrive Maria Matilde Simari nel suo testo introduttivo -, si potrà avere la risposta con numeri, dati e immagini. Sarebbe poi auspicabile che, una volta scoperto il contenuto di questi depositi, gli enti proprietari, e non solo loro, si attivassero per restauri e ricollocazioni in luoghi adeguati. Non è raro udire e leggere l’affermazione che ‘la conoscenza è il primo passo per la valorizzazione’”. 

Inoltre, la ricerca ha permesso di stabilire con certezza non solo le “presenze” numeriche delle opere nei depositi (quelle riferite alla sola città di Firenze attualmente inventariati sono 1114 tra dipinti, oggetti d’arte, affreschi e cornici), ma anche quelle che nel tempo sono state riconsegnate agli enti proprietari (570) e quelle attualmente in restauro (822).  

E' con rinnovato piacere che riceviamo il gradito invito alla presentazione di questo volume edito da Sillabe al quale abbiamo collaborato per la realizzazione delle immagini che lo illustrano.

Un ringraziamento speciale lo rivolgiamo alla Dott.ssa Gioia Romagnoli (co-autrice del volume insieme alla Dott.ssa Laura Pacciani), nostra preziosa ed esperta guida che ci ha condotto in questo affascinante viaggio nei depositi alla scoperta di tesori nascosti e che ci ha permesso di contribuire alla valorizzazione delle ricchezze ivi conservate.


Cristian Ceccanti | Foto D'Arte Firenze @ Dai depositi. Nei depositi. Restauri e repertori di opere d’arte dei depositi fiorentini


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Lunedì, 13 Giugno 2016 00:00

Gli avori di Salerno. La mostra online del KHI In evidenza

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Una mostra online della Fototeca del Kunsthistorisches Institut in Florenz a partire dal 13 giugno 2016.

khi max planck institut in florenz

Le mostre online della Fototeca del Kunsthistorisches Instituts in Florenz si rivolgono tanto agli studiosi quanto ad un pubblico più ampio. Esse sono concepite specificamente per Internet e sfruttano quindi al meglio le possibilità di una presentazione virtuale.

mostre online KHI Institut in Florenz

Le mostre offrono una panoramica sui campi d'attività della Fototeca così come sulla loro preziosa collezione, assai rilevante dal punto di vista storico-scientifico: materiale storico su Firenze, come ad esempio le fotografie di Hilde Lotz-Bauer precedenti le distruzioni prodotte dalla Seconda Guerra Mondiale; documentazione fotografica durante e dopo l'alluvione di Firenze del 1966; campagne fotografiche come la grande documentazione del 2006 sull'arte medievale in Georgia; presentazione di fondi speciali della Fototeca come ad esempio la collezione di stampe.

GLI AVORI DI SALERNO RIFOTOGRAFATI (la mostra online a cura di Ute Dercks e Gerhard Wolf)

I rilievi in avorio della cattedrale di Salerno nell'Italia meridionale, eseguiti nell'XI-XII secolo, senza dubbio rientrano nel novero delle opere più significative dell'arte a intaglio medievale e rappresentano una delle maggiori sfide per la ricerca storico-artistica, dal momento che su luogo e periodo di realizzazione, committenza, provenienza e funzione dei rilievi si sa molto poco.

Nell'anno 2015 la Fototeca del Kunsthistorisches Institut in Florenz ha contribuito al progetto di ricerca internazionale "mediterranean Cross-Currents: The So-Called Salerno Ivories" con una campagna durante la quale il fotografo romano Roberto Sigismondi ha ripreso le tavolette e i frammenti delle cornici, in totale 62 pezzi, custoditi presso il Museo diocesano di Salerno.

Ciascun elemento è stato illuminato singolarmente e inquadrato in modo sistematico da diverse angolazioni oltre che sul retro e, infine, a distanza ravvicinata, al fine di veicolare un'impressione della materialità e della plasticità di questi capolavori ricchi di dettagli e variazioni.

avori Salerno rifotografati mostra online khi in Florenz

© dal sito www.khi.fi.it

Ne sono risultate oltre 250 riprese digitali ad alta risoluzione, ora consultabili nella Fototeca digitale e a disposizione della ricerca a livello mondiale.

IL DETTAGLIO MESSO A FUOCO

La fotografia consente, per mezzo degli ingrandimenti, di avere una visione ravvicinata delle opere che in loco, nella situazione museale, sarebbe impensabile. Essa estrapola particolari e mette a fuoco visioni parziali che nella veduta d'insieme dell'oggetto talvolta non risaltano.

Al contempo, l'ingrandimento consente di farsi un'impressione delle caratteristiche materiali dell'oggetto e di osservare inoltre i procedimenti di produzione dall'interno.

the salerno ivories 

Le fotografie illustrano anche la monografia "The Salerno Ivories: Objects, Histories, Contexts", pubblicata nel 2016, a cura di Francesca Dell'Acqua, Anthony Cutler, Herbert L. Kessler, Avinoam Shalem e Gerhard Wolf.

FOTO D'ARTE FIRENZE con Cristian Ceccanti per il progetto degli Avori di Salerno

Nell'ambito di questo complesso ed articolato progetto fotografico ci siamo occupati della postproduzione delle immagini realizzate dal fotografo Roberto Sigismondi, seguendo tutti i passaggi necessari ed indispensabili per l'elaborazione dei file ad altissima risoluzione ottenuti dal dorso digitale medio formato Hasselblad equipaggiato con obiettivo macro Zeiss. 

Partendo da un considerevole numero di scatti, il nostro lavoro è iniziato con la fase di selezione delle immagini prodotte, continuando con il naming delle stesse fino ad arrivare all'inserimento dei metadati per la corretta gestione del database e ricerca nell'archivio.

avori salerno postproduzione ceccanti cristian

Dopo aver effettuato il crop (ritaglio con ridimensionamento) delle immagini digitali alle misure precedentemente concordate, siamo passati alla gestione del color management, un aspetto fondamentale ed imprescindibile quando si tratta di  immagini di opere d'arte. 

Un incarico portato avanti in sinergia con il collega Stefano Fancelli sotto l'attenta e scrupolosa supervisione della Dott.ssa Ute Dercks ai quali vanno tutti in nostri più sinceri ringraziamenti.

COLOPHON

Progetto e testi: Ute Dercks

Coordinamento: Almut Goldhahn

Traduzioni: Mamuela Bonura, Corinna Gannon

Campagna fotografica a Salerno: Roberto Sigismondi

Elaborazione immagini: Cristian Ceccanti, Stefano Fancelli

Digitalizzazione delle fotografie Moscioni: Stefano Fancelli

Redazione: Ute Dercks, Almut Goldhahn

Manifesto: Rebecca Milner

Un ringraziamento particolare va a Don Luigi Aversa, Francesca dell'Acqua, Mareike Boβelmann, Piergianni Pirredda, Annemarie Hühne e Vera Luongo.

Alla Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti dal 17 maggio all'11 settembre 2011.

La mostra si collega alle iniziative per i 150 anni dell'unità d'Italia, focalizzandosi su un tema specifico, fiorentino e internazionale al tempo stesso: quello del nuovo percorso apertosi dopo il 1861 per la brillante manifattura artistica, che per tre secoli era fiorita all'ombra della corte granducale di Toscana, diventando celebre in tutta Europa per le sue inimitabili creazioni in pietre dure.

Fu con l'avvento del Regno d'Italia che l'antica Galleria dei Lavori, di fondazione medicea, dovette modificare il suo status di laboratorio al servizio esclusivo della corte, per aprirsi al mercato e offrire le sue sempre eccellenti creazioni a una clientela privata, fra la quale non mancarono committenti regali, come lo zar di Russia e Ludwig II di Baviera.

Dopo una sezione introduttiva, che riunisce un florilegio di creazioni medicee e lorenesi, di premessa allo stile dei lavori ottocenteschi, la mostra presenta la produzione del periodo post-unitario, che continuò a distinguersi per preziosità di materiali e magistero tecnico, patrimonio irrinunciabile dell'antico "commesso" fiorentino. 

Pannelli parietali, tavoli, cofanetti, sculture in pietre dure e oggetti d'arredo affascinano per lo splendore pittorico delle pietre dure, come per le ricercate invenzioni decorative. In più casi esorbitanti, per importanza e costi, a fronte delle esigenze e disponibilità di una clientela borghese.

Foto D'Arte Firenze è grata di aver fornito le immagini dei manufatti per la realizzazione dello splendido catalogo che accompagna la mostra curato da Annamaria Giusti ed edito da Sillabe.

Visita il sito web Beni Culturali - MIBAC che presenta la mostra.

Anche il Giornale dell'Arte parla dell'evento.

Il Soprintendente Cristina Acidini introduce alla mostra "Dagli splendori di corte al lusso borghese. L'Opificio delle Pietre Dure nell'Italia unita".

Video collegato

Venerdì, 02 Luglio 2010 09:00

Per utilità e per diletto. "Cittadini" in villa

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Cerreto Guidi (FI) - Villa Medicea dal 2 luglio al 3 ottobre 2010.

Alla Villa medicea di Cerreto Guidi una mostra esplora i diversi aspetti che hanno contraddistinto i soggiorni dei ricchi fiorentini nelle dimore di campagna.

Attraverso un percorso che parte dagli albori del primo Rinascimento e approda alla dimensione borghese della villeggiatura ottocentesca, la mostra "Cittadini" in Villa propone una serie di opere in gran parte provenienti dalle collezioni del Polo Museale Fiorentino.

La vita in villa è testimoniata da una vasta produzione artistica destinata a conferire decoro e prestigio alle residenze di campagna. In mostra si ammirano oltre alle rappresentazioni pittoriche, strumenti musicali, tabacchiere, portantine, abiti da passeggio, persino due rare tazzine da cioccolata di metà Seicento. 

Sono suppellettili di lusso che inevitabilmente rieccheggiano la vita che l'artistocrazia fiorentina conduceva nei mesi di villeggiatura, mentre i dipinti propongono sia immagini della vita dei campi, sia immagini di interni e consuete a chi si intrattiene in villa.

Foto D'Arte Firenze è lieta di aver partecipato con le proprie immagini alla realizzazione del dettagliato catalogo che correda la mostra edito da Sillabe, che contiene saggi critici di Giovanna Damiani, direttrice della Villa di Cerreto Guidi e funzionario della Soprintendenza fiorentina di grande esperienza.

Un volume e una mostra per tutti!

L'occasione per conoscere un modus vivendi che ha caratterizzato le campagne toscane dal medioevo e di certo anche prima, fin nelle antichità più remote. Un mondo fatto di gustose particolarità, recuperate attraverso letture di testi e opere d'arte scelte con cura e intelligenza.

La mostra a ingresso gratuito rimarrà aperta sino al 2 ottobre.

Visita il sito web Turismo in Toscana che presenta l'evento e l'articolo su "Cittadini" in villa.

GALLERIE DELL'ACCADEMIA dal 19 aprile al 19 agosto 2012 (prorogata fino al 2 dicembre 2012)

Alle Gallerie dell'Accademia sono esposti per la prima volta, dopo un accurato restauro che ne ha evidenziato le qualità artistiche, cinque bozzetti in terracotta di Antonio Canova, i Lottatori, la Pietà, Apollo e due della tomba di Tiziano.

Foto D'Arte Firenze è orgogliosa di aver realizzato le immagini che documentano il delicato intervento di restauro sui bozzetti del Canova condotto da Daniele Angellotto ed utilizzate per l'allestimento della mostra.

Alla Galleria Giorgio Franchetti alla Ca' d'Oro è esposto il bozzetto preparatorio di Andrea Brustolon per la pala lignea della chiesa di San Pietro a Belluno raffigurante La morte di San Francesco Saverio, affiancato da una piccola ma significativa selezione di "prove d'artista" preparatorie per capolavori veneziani realizzati dallo stesso scultore.

Visita il sito Eventi, Novità e Mostre del Polo Museale di Venezia.

150° anniversario dell'Unità d'Italia.

In occasione del 150° anniversario dell'Unità d'Italia, esce questo volume, spunto per una visita lungo un percorso originale suggerito dall'interessante guida.

Una selezione di opere raccolte all'interno della Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti di Firenze che riguardano la storia risorgimentale; un viaggio storico dai primi anni dell'Ottocento all'Unità.

E' un volume per tutti gli studiosi d'arte, di storia moderna e del Risorgimento e gli appassionati di storia sociale e italiana.

Foto d'Arte Firenze è fiera di aver contribuito alla realizzazione delle immagini per questa pubblicazione edita da Sillabe.

Il sito che presenta il volume Con l'Italia nel cuore.

Martedì, 03 Aprile 2012 09:00

Il Giappone, le sue arti e l'incontro con l'Occidente

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Giappone. Terra di incanti - Di linea e di colore. Il Giappone, le sue arti e l'incontro con l'Occidente | Museo degli Argenti dal 3 aprile al 1 luglio 2012.

Firenze celebra quest'anno l'arte e la cultura Giapponese a Palazzo Pitti, la Reggia fiorentina che già nel 1585 ospitò i primi ambasciatori giapponesi che raggiunsero l'Italia.

Le lussuose sale e gli ambienti più prestigiosi del Palazzo, distinti oggi in tre musei, sono coinvolti in questa grandiosa manifestazione dedicata alle arti e alla cultura dell'arcipelago dell'Estremo Oriente, suggestivamente intitolata Giappone Terra di incanti.

La Sala Bianca in Galleria Palatina al primo piano di Palazzo Pitti, ospita la mostra "L'eleganza della memoria. Le arti decorative nel moderno Giappone", la Galleria d'arte moderna è invece la sede della mostra "Giapponismo. Suggestioni dell'Estremo Oriente dai Macchiaioli agli Anni Trenta".

Al piano terreno, nell'antico quartiere estivo dei Granduchi, oggi Museo degli Argenti, trova spazio la mostra "Di linea e di Colore. Il Giappone, le sue arti e l'incontro con l'Occidente".

La mostra, dedicata all'arte giapponese dal XIV al XIX secolo, è scandita da un numero eccezionale di capolavori e opere di qualità straordinaria provenienti da importanti istituti museali di tutto il mondo e consentirà di rivivere le atmosfere di una cultura raffinatissima.

Foto D'Arte Firenze è grata di aver contribuito con le proprie immagini alla realizzazione del catalogo a corredo delle mostre sul Giappone edito da Sillabe a cura di Francesco Morena.

Visita il sito Uffizi Firenze del Polo Museale che illustra la mostra sul Giappone.

Presentato il volume "Carteggi e disegni di macchiaoli". La raccolta Fedi della Galleria d'arte Moderna di Firenze

Il volume arricchisce la sezione della casa editrice Sillabe dedicata alla Saggistica, dove autorevoli studiosi approfondiscono con rigore scientifico specifici temi dell'arte con un linguaggio chiaro e agevole che possa arrivare a tutti gli appassionati e non.

In particolare il tema trattato in questo nuovo libro si incentra sul fondo Fedi di proprietà della Galleria d'arte moderna di Firenze e depositato presso la Biblioteca degli Uffizi.

La raccolta di lettere e disegni di artisti macchiaoli ebbe inizio il 4 aprile 1880, quando il pittore Cristiano Banti, donò una lettere di Ernesto Bertea allo scultore Pio Fedi. L'ingegner Marino Fedi proseguì la raccolta per oltre settanta anni, riuscendo a raggruppare una collezione unica e preziosa di autografi, disegni e caricature di pittori italiani dell'800.

Interessantissimi sono gli elementi che vengono fuori da queste lettere di grandi artisti quali Signorini, Fattori, Lega, Favretto, Borrani, Cecioni, Costa, Nomellini, Focardi e tanti altri: le difficoltà finanziarie di alcuni, le impressioni sulle guerre di Indipendenza, sull'arte di quel momento, sulla vita privata, civile e sociale dell'epoca.

La fedele trascrizione delle lettere fa conoscere risvolti interessanti e a volte anche curiosi riguardo le tante opere famose che si ammirano oggi nei musei di tutto il mondo.

Foto d'Arte Firenze è onorata di aver contribuito alla realizzazione delle immagini che accompagnano questo volume.

 

LA MOSTRA | Scandicci, Castello dell'Acciaiolo dal 21 novembre 2010 al 10 maggio 2011

La mostra allestita al Castello dell'Acciaiolo (Scandicci) si propone di presentare al pubblico il rapporto che legò Domenico, i suoi fratelli David e Benedetto, e il figlio Ridolfo, al territorio fiorentino.

Le opere esposte illustrano il carattere familiare dell'officina artistica dei Ghirlandaio dalla quale uscirono capolavori apprezzati dagli amanti dell'arte e dai turisti di tutto il mondo.

Viene documentata la continuità di questa officina artistica, che per oltre un secolo fu tra le protagoniste del Rinascimento, e il legame fra Firenze e il territorio fuori le mura, il suo contado, dove affondano le radici di un passato fatto di storie, persone e di un profondo senso della civitas, l'appartenenza ad una comunità.

Foto D'Arte Firenze ringrazia per aver potuto contribuire con le proprie immagini alla realizzazione del catalogo delle mostra edito da Polistampa

Visita il sito web ufficiale sulla mostra del Ghirlandaio www.ghirlandaio.it e quello del Ministero dei beni e delle attività culturali.

Il sito FirenzeTurismo.it che presenta l'evento.

BIENNALE DELL'ANTIQUARIATO - Esposizione a Firenze dal 26 settembre al 4 ottobre 2009 - Palazzo Corsini

Nell'ambito della Biennale dell'Antiquariato di Firenze la Galleria Longari di Milano presenta in anteprima mondiale uno straordinario crocifisso del Trecento, oggetto di approfonditi studi storici culminati in un'importante pubblicazione scientifica della casa Editrice Umberto Allemandi & C.

L'occasione ci è gradita per ringraziare il professore Guido Tigler, autore del saggio insieme al professore Luca Mor, con il quale è stato possibile realizzare l'interessante campagna fotografica in giro per la provincia di Firenze, documentando con le nostre immagini il repertorio di tutti i crocifissi databili fra la metà del Duecento e la metà del secolo successivo nell'antica diocesi di Lucca.

Una selezione dei siti web che parlano di questa riscoperta e che ci ringraziano per il contributo apportato con le nostre fotografie:

www.beniculturali.it

www.ilgiornaledellarte.com

Sabato, 12 Dicembre 2009 09:00

GIORGIONE - un grande successo

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12.12.2009 - 11.04.2010 Museo Casa Giorgione Castelfranco Veneto - GIORGIONE

A 500 anni dalla sua morte un grande evento celebra il genio e la grandezza di un artista che ha dato vita ad opere simbolo del Rinascimento italiano. Castelfranco Veneto mette in cantiere, insieme alla Regione del Veneto e alla Provincia di Treviso un progetto ambizioso e articolato.

Momento apicale del progetto celebrativo è la straordinaria esposizione allestita dal dicembre 2009 all'aprile 2010.

I maggiori musei nazionali e internazionali contribuiscono a rendere omaggio al grande maestro di Castelfranco Veneto: da The State Hermitage Museum di San Pietroburgo, dagli Uffizi di Firenze, dalla Pinacoteca Ambrosiana di Milano, dal Louvre di Parigi, dalla National Gallery di Londra e altri.

Foto D'Arte Firenze è onorata di aver realizzato le immagini delle opere di Giorgione per la pubblicazione del catalogo che accompagna l'esposizione edito da Skira e curato da Puppi Lionello, Antonio Paolucci ed Enrico Maria Dal Pozzolo.

Per maggiori informazioni visita il sito www.giorgione2010.it

Castelfranco Veneto celebra Giorgione.

Video collegato

Museo del Tessuto di Prato - dal 19 settembre 2009 al 10 gennaio 2010

La mostra Lo stile dello Zar. Arte e Moda tra Italia e Russia dal XIV al XVIII secolo riunisce nella sede del Tessuto di Prato più di 130 opere tra dipinti, abiti e tessuti, provenienti dai più prestigiosi musei russi - Museo Ermitage e Museo Statale Russo di San Pietroburgo, Museo del Cremlino di Mosca - oltre che da numerose istituzioni italiane, come i musei del Polo Museale Fiorentino.

La mostra illustra la nascita e lo sviluppo dei rapporti culturali, delle relazioni commerciali e diplomatiche tra l'Italia e l'antica Moscovia, attraverso il canale privilegiato del commercio delle stoffe italiane e delle merci di lusso. Il percorso si sviluppa tra sete preziose e dipinti dei grandi Maestri del tempo - Tiziano Vecellio, Domenico Parodi, Justus Suttermans, Paris Bordon - a testimoniare il gusto e la moda attraverso i secoli; tra tesori tessili del Cremlino e paramenti italiani spesso realizzati su disegno di sommi artisti, tra oreficerie e abiti alla corte degli Zar mai esposti prima in Italia e un tempo simbolo di prestigio e di gloria.

La prima parte offre una panoramica sullo sviluppo delle produzioni seriche italiane del tardo Trecento fino al Cinquecento, con l'esposizione di capolavori tessili e dipinti, che testimoniano l'importanza di questi tessuti nel contesto sociale e culturale dell'epoca.

Il nucleo centrale è dedicato ai rapporti tra l'Italia e la Russia in un'epoca che va dal XIV secolo, momento in cui sono testimoniati i primi rapporti tra mercanti europei e le città portuali del Mar Nero, fino al momento della grande apertura dell'Impero Russo agli stili di vita occidentali avvenuta per volontà di Pietro il Grande all'inizio del XVIII secolo. Il lento declino della produzione serica italiana nella prima metà del Settecento non arresta l'interesse per l'arte italiana e in territorio russo iniziano ad affluire, grazie al collezionismo, importanti capolavori confluiti poi nel patrimonio dei più prestigiosi musei russi.

Foto D'Arte Firenze è orgogliosa di aver contribuito alla realizzazione del catalogo della mostra edito da Skira fornendo le immagini delle opere esposte.

Visita il sito del Museo del Tessuto di Prato

Visita il sito Beni Culturali - Eventi in evidenza

Il video della mostra Lo Stile dello Zar all'interno del Museo del Tessuto di Prato. Un grande evento internazionale aperto al pubblico fino al 10 gennaio 2010.

Video collegato

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