Sono state due settimane impegnative ed intense ma ricche di tante soddisfazioni e di risultati entusiasmanti.
Si è trattato della campagna fotografica commissionata dal KHI agli affreschi di tutte le sale di Palazzo Buontalenti, attuale sede dell’Università Europea.
È stata l’opportunità per fotografare con le migliori attrezzature fotografiche attualmente presenti sul mercato che sono state messe a dura prova!
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Adesso le immagini sono in lavorazione nei laboratori del KHI per la loro postproduzione ed ottimizzazione, il materiale acquisito non lascia ombre di dubbio in fatto di qualità grazie all’utilizzo del dorso digitale PHASE ONE da 150 megapixel abbinato alle ottiche montate su banco ottico! Insomma, un’esperienza sicuramente impegnativa sotto tutti i punti di vista ma che ci ha lasciati estremamente soddisfatti!

Un ringraziamento speciale a tutto l’eccezionale team che ha permesso di lavorare ai massimi livelli in perfetta armonia e con le più alte competenze!
"Una campagna fotografica è una sorta di opera collettiva, il risultato dell’apporto di professionalità diverse in base a un obiettivo. Per le campagne fotografiche del Kunsthistorisches Institut in Florenz l’obiettivo è stato da sempre la ricerca. Accanto ai fotografi, tutto il team della Fototeca è coinvolto a vari livelli nella loro realizzazione. Oltre alle collaboratrici scientifiche che progettano la campagna e al tecnico fotografico che segue tutte le fasi di lavorazione, molte colleghe e colleghi svolgono un ruolo che va dall’inventariazione e catalogazione, alla rifinitura e applicazione delle stampe fotografiche sui cartoncini, all’apposizione di timbri e didascalie. I documenti fotografici che vengono infine messi a disposizione degli utenti nelle sale della Fototeca e nella Fototeca Digitale sono pertanto prodotti, costruiti all’interno di un processo" - cit. Dott.ssa Costanza Caraffa direttrice fototeca KHI Florence

La campagna fotografica che viene “sezionata” nella mostra online riguarda il ciclo di affreschi del Casino Mediceo di San Marco o Palazzo Buontalenti a Firenze. Realizzati nel 1621-23, gli affreschi intendevano collocare la casata dei Medici come un attore prominente sullo scenario europeo e mediterraneo, sia in termini militari che come promotori delle scienze e delle arti. Come ogni nuova campagna fotografica, anche questa apre le porte a nuovi studi, che in futuro potranno portare alla revisione di criteri interpretativi tradizionali basati sulla retorica dei “trionfi” e della “gloria” dei Medici.

Fondamentale è stata la collaborazione con European University Institute, che ha stabilito in Palazzo Buontalenti nel 2017 la Florence School of Transnational Governance. Questa mostra online è quindi anche il risultato della collaborazione fra due istituzioni di ricerca a Firenze.
Palazzo Buontalenti a Firenze fu costruito nel 1567-1574 da Bernardo Buontalenti su incarico di Francesco I de' Medici come villa di città (casino). Circa cinque decenni dopo il cardinale Carlo de’ Medici, nipote di Francesco I, una volta divenuto proprietario del palazzo commissionò a numerosi artisti la decorazione delle sale di rappresentanza situate al pianoterra. Tra il 1621 e il 1623 venne così creato un grande ciclo di affreschi tematici che narra episodi della vita e del regno dei granduchi di Toscana Cosimo I (1519-1574), Francesco I (1541-1587), Ferdinando I (1549-1609) e infine Cosimo II (1590-1621), al quale sono dedicate addirittura due sale. La prima illustra i successi militari del granduca, la seconda si concentra sul suo mecenatismo nel campo delle arti e delle scienze.
Cristian Ceccanti, fondatore di Foto D'Arte Firenze, si rivolge a tutti coloro che necessitano di servizi fotografici nell'ambito dell'arte (editori, musei, fototeche, accademie, biblioteche, università, storici dell'arte, collezionisti, antiquari, artisti e restauratori), realizzando non solo campagne fotografiche ma occupandosi anche dei servizi per la digitalizzazione e conservazione degli archivi storici.
La collaborazione pluriennale con i più importati Musei Nazionali ed Internazionali, con le più prestigiose Fototeche, Università ed Accademie e la partecipazione ad ambiziosi progetti di digitalizzazione di archivi storici come quelli delle Gallerie degli Uffizi e del Kunsthistorisches Institut in Florenz - Max-Planck-Institut rappresentano una solida testimonianza a garanzia dei servizi offerti nel settore dell'arte.
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Faccio mia la frase riportata da Marianna Santoni sul suo sito: "Tutto quello che ho imparato nella mia vita, l'ho imparato perché ho deciso di provare qualcosa di nuovo." •David Lynch (From Twin Peaks Art).

Gli incontri come quello appena concluso a Milano sono sempre delle ottime occasioni di confronto che permettono di restare al passo ed essere costantemente aggiornati nella nostra professione per poter offrire il massimo ai nostri committenti!

Le nostre immagini per la pubblicazione dell'annuario dell'OPD, anno 2023
Scritto da CristianL’aver contribuito con le nostre immagini alla realizzazione di questa importante pubblicazione dell’Opificio delle Pietre Dure ci riempie d’orgoglio!
Dal 2023 infatti collaboriamo con uno dei più importanti centri di restauro delle opere d'arte al mondo per la documentazione fotografica nell'ambito del visibile e dell'indagine diagnostica (riprese UV e IR) a stretto contatto con i restauratori durante le varie fasi del loro prezioso e certosino lavoro (prima, durante e dopo il restauro).
Nella rivista n.35/2023 vengono affrontate in maniera analitica e con un ricco apparato fotografico tutte le lavorazioni che l'Opificio delle Pietre Dure di Firenze ha portato a termine nell'anno di riferimento.
E' uscito il nuovo numero di restauro dell'OPD edizioni CENTRO DI
SOMMARIO
Editoriale
Radici e avvenire
Emanuela Daffra
Contributi
La Battaglia di Roncisvalle del Museo Nazionale del Bargello: tecniche di intervento per un recupero ‘straordinario’
Costanza Albi, Rita Banci, Marta Cimò, Claudia Cirrincione, Federica Favaloro, Riccardo Gennaioli, Martina Panuccio, Alice Papi, Patrizia Vaggelli
La lunetta di Giovanni della Robbia per San Iacopo a Ripoli in Firenze. Osservazioni sulla tecnica esecutiva e sul restauro
Laura Speranza, Shirin Afra, Chiara Fornari, Chiara Gabbriellini, Filippo Tattini
L’autoritratto di Rubens delle Gallerie degli Uffizi: riflessioni sulla genesi del dipinto
Ciro Castelli, Luisa Gusmeroli, Luciano Ricciardi, Patrizia Riitano, Andrea Santacesaria
Note di restauro
Manufatti in piombo e lega stagno-piombo: trattamenti laser e conservazione preventiva
Annalena Brini, Antonio Mignemi, Elisa Pucci
Il trattamento della lacuna nei manufatti vitrei: alcuni esempi su opere del Novecento
Shirin Afra, Chiara Fornari
Il Polittico di Santa Reparata di Bernardo Daddi: scoperte e ipotesi
Ciro Castelli, Luisa Gusmeroli, Luciano Ricciardi, Patrizia Riitano, Andrea Santacesaria
Studio e applicazione di emulsioni per la pulitura della Maddalena penitente di Santa Trinita
Carlandrea Tortorelli, Andrea Cagnini, Claudia Napoli, Edoardo Tartaglia
La Pala in terracotta invetriata di Andrea della Robbia nella Rocca di Gradara
Shirin Afra, Chiara Fornari, Chiara Gabbriellini, Sara Bessi, Martina Paladini, Camilla Puccetti
Una Sacra Famiglia attribuita a Domenico Beceri: nuove formulazioni di stucchi elastici e compatibili con residui cerosi
Margherita Morello, Caterina Toso, Chiara Modesti, Monica Galeotti
L’intervento sul supporto del Trittico di Nocria, monitoraggio con tecniche ottiche
Petra Farioli, Andrea Santacesaria, Emanuela Grifoni, Emma Vannini, Irene Lunghi, Marina Ginanni, Raffaella Fontana
Un dibattito aperto tra tecnica e conservazione per la camicia talismanica ottomana del Muciv
Daniele Ciofini, Oana Adriana Cuzman, Riccardo Gennaioli, Giancarlo Lanterna, Tae Alice Nagasawa, Iacopo Osticioli, Guia Rossignoli, Salvatore Siano, Isetta Tosini
Sperimentare un approccio innovativo per la protezione dei manufatti in scagliola: il piano con lo stemma e gli emblemi dei Gondi da Villa La Quiete, Firenze
Francesca Toso, Andrea Cagnini, Monica Galeotti, Donatella Pegazzano, Simone Porcinai
Studio e applicazione di adesivi naturali per il restauro di due dipinti su tela di Antonio Cioci
Arianna Acciai, Dominique Petrocchi, Simone Porcinai, Chiara Sforzi, Caterina Toso
Il restauro delle matrici calcografiche: dalle carte geografiche in rame alle incisioni su zinco. Didattica e nuove collaborazioni all’interno dei laboratori OPD
Lucia Ghedin, Stefania Agnoletti, Maria Baruffetti, Annalena Brini, Elisa Pucci, Laura Speranza
Un metodo innovativo per la rimozione di macchie di adesivo da opere su carta vincolate a supporti secondari: i casi studio della collezione di incisioni del Museo Stibbert di Firenze
Martina Becattini, Cristina Merelli, Letizia Montalbano
Figura (1954) di Leonardo Savioli: il restauro strutturale di un dipinto a olio su compensato
Giulia Ciabattini, Sara Bassi, Renata Pintus
Oltre la superficie. Il restauro di Guerriero con scudo di Henry Moore: problematiche interne ed esterne di un grande bronzo del Novecento
Stefania Agnoletti, Maria Baruffetti, Merj Nesi, Renata Pintus
Lo Studio preparatorio per il Crocifisso della Chiesa della Vergine di Pistoia di Jorio Vivarelli. Il restauro di un particolare grande formato su carta
Enrico Biason, Simona Calza, Letizia Montalbano
Senza titolo 1993, un feltro di Robert Morris tra forma e antiforma. L’intervento di restauro e la sperimentazione dell’uso del laser nella pulitura dei materiali tessili in lana
Renata Pintus, Giacinto Cambini, Daniele Ciofini
Schede di restauro
Il Crocifisso di don Romualdo da Candeli e Neri di Bicci della chiesa dell’Immacolata e San Martino a Montughi. Tecnica e restauro
Rita Chiara de Felice
Il recupero del piccolo Crocifisso di Villa La Quiete alle Montalve
Sara Bassi, Maria Cristina Gigli
Il restauro del Tappeto Ushak a medaglioni schiacciati della Casa Museo Lodovico Pogliaghi
Sara Bonadio, Marta Cimò, Claudia Cirrincione, Jasmine Sartor
Il restauro dell’arazzo Invenzione delle arti liberali e meccaniche del Museo del Tesoro del Duomo di Modena
Rita Banci, Marta Cimò, Claudia Cirrincione, Patrizia Labianca
Il Perseo trionfante dall’Accademia di Belle Arti di Firenze. Un modello in gesso di Antonio Canova
Shirin Afra, Daniele Angellotto
Tecniche artistiche
La Tavola di san Domenico: lo studio di una reliquia per contatto
Lucia Maria Bresci
Il San Girolamo di Verrocchio della Galleria Palatina: modello o dipinto?
Roberto Bellucci, Cecilia Frosinini
Nuovi studi sulla tecnica pittorica di Luca Giordano nella Galleria di Palazzo Medici Riccardi
Maria Rosa Lanfranchi, Sara Penoni, Renata Pintus, Valentina Zucchi, Simone Porcinai, Andrea Cagnini, Monica Galeotti, Federica Innocenti
Archivio storico
Progetto di inventariazione del Fondo dei Restauri e Fotografico e PNRR – Stream 5 – Digitalizzazione Archivi di Restauro
Stefania Giordano
Un patrimonio da tramandare. Note dall’Archivio storico
Ilaria Pennati
Attività dell’Opificio 2023
Attività di conservazione dal 1 gennaio al 31 dicembre 2023
Ornella Savarino
Notiziario
Le attività della Scuola di Alta Formazione e Studio dell’OPD nell’anno accademico 2022-2023
Letizia Montalbano
L’intervento dell’Opificio delle Pietre Dure a Grotta Pavese (Genova, Sampierdarena)
Anna Patera
La caduta dei giganti: un ricordo di Antonio Paolucci (e di Giuliano Gori)
† Marco Ciatti
Realizzazione delle copie al vero dei disegni di Leonardo
Scritto da CristianAPPUNTI E CONSIDERAZIONI SULLA REALIZZAZIONE DELLE COPIE AL VERO DEI DISEGNI DI LEONARDO RELATIVI ALLA MOSTRA “IL GENIO E IL SUO TEMPO. A TU PER TU CON LEONARDO” PRESSO BIBLIOTECA REALE DI TORINO – 2023
La realizzazione delle copie “al vero” dei disegni di Leonardo è stata un lavoro assolutamente stimolante in quanto, a differenza di altre occasioni nelle quali ci era stata richiesta la produzione di copie facsimilari (come per il Museo Leonardiano di Vinci e per alcune iniziative espositive con le riproduzioni dal Codice Atlantico e delle mappe cartografiche per la scienza del territorio e lo studio delle acque), in questo caso abbiamo potuto fare un approfondito confronto diretto con gli originali conservati presso la Biblioteca Reale.
Questo aspetto, unito alla preziosa collaborazione che si è protratta per alcuni mesi con la nostra referente Dott.ssa Giuseppina Mussari, Direttrice della Biblioteca Reale, ha permesso di ottenere i risultati che attualmente sono sotto gli occhi di tutti con l’esposizione delle copie realizzate e che segue in ordine di tempo la mostra degli originali.

La sfida più emozionante è stata quella di riuscire ad ottenere con i mezzi attuali messi a disposizione dalla moderna tecnologia, una copia al vero e a tratti indistinguibile dall’originale, di un apparato di disegni realizzato oltre cinquecento anni fa con tecniche e materiali totalmente diversi da quelli di adesso.

Partendo dalle immagini in alta risoluzione dei disegni che ci sono state fornite, il processo si è articolato con un primo confronto visivo “a monitor” delle stesse con i disegni originali.
Ogni disegno presenta delle caratteristiche peculiari ed uniche (alcuni sono stati realizzati con la punta metallica, su carte preparate che hanno assunto dei colori molto particolari in quanto frutto non soltanto delle pigmentazioni ma anche dell’effetto del tempo su di esse) che per poter essere riprodotte “in maniera verosimile” con le tecniche digitali di oggi, hanno comportato degli “aggiustamenti ad hoc di correzione del colore” sui file prima di affrontare la fase della stampa.
Le stesse attenzioni sono state adottate anche per il carboncino, l’inchiostro bruno, la pietra rossa, i contorni a penna, le lumeggiature di biacca che hanno rappresentato sicuramente le sfide più avvincenti.

Il celebre Autoritratto di Leonardo insieme al disegno del Volto della Fanciulla forse sono state quelle opere che più delle altre hanno richiesto un maggiore impegno e cura per poter essere riprodotte nella maniera più fedele all’idea del Maestro.
Per potersi avvicinare ai tratti distintivi del disegno di Leonardo, abbiamo iniziato a realizzare delle prime prove di stampa che sono state di volta in volta confrontate con gli originali simulando le varie condizioni di luce espositive.

Procedendo a queste verifiche, abbiamo ottenuto i primi positivi riscontri ma non ci siamo fermati ed abbiamo apportato quelle necessarie ma indispensabili modifiche sulla macchina da stampa per poter dosare quelle giuste quantità di pigmento per arrivare alle più vicine tonalità dell’originale, ai medesimi contorni del tratto ed ai più verosimili contrasti. Eh si, ogni disegno ha rappresentato proprio una lavorazione a se stante, con le caratteristiche di un lavoro di tipo artigianale cucito su misura. La scelta dei supporti cartacei che hanno accolto le stampe è caduta su carte artistiche cotone 100% con la garanzia dei più alti standard qualitativi per la fedeltà del colore e la loro durata inalterabile nel tempo.

L’esperienza fotografica maturata per oltre venti anni al servizio delle opere d’arte, ci ha sicuramente aiutato e supportato in questa impegnativa sfida con il Genio.
Dal 2015 inoltre ci occupiamo della campagna fotografica per la digitalizzazione dell’intero corpus dei disegni presso il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi nell’ambito del progetto EUPLOOS, un incarico che ci ha fornito un’alta specializzazione nella fotografia di opere di grafica e che ci ha dato l’opportunità di confrontarci con i disegni dei più grandi maestri.

Le copie al vero, inserite nel suggestivo contesto espositivo della Biblioteca Reale, potranno sicuramente emozionare i visitatori creando un’esperienza visiva unica nel suo genere.
Siamo sicuri che anche Leonardo, durante queste settimane di confronto con le sue opere, sarebbe stato incuriosito da questi procedimenti tecnici così moderni e ricchi di sperimentazione. Quella curiosità che spero animi tutti coloro che decideranno di visitare la mostra.
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Condividiamo con piacere questa splendida pubblicazione che celebra la storia dei “primi” 200 anni dell’Accademia degli Euteleti.
Siamo felici di aver contribuito con le nostre immagini alla realizzazione del libro, ringraziamo tutti coloro che con la loro disponibilità e professionalità hanno permesso di raggiungere questo traguardo!
GLI EUTELETI
L'Accademia degli Euteleti della Città di San Miniato fu fondata nel 1822, per iniziativa di alcuni eruditi sanminiatesi. L'idea era quella di ricostituire un sodalizio scientifico-letterario, proseguendo idealmente l'esperienza delle più antiche accademie sanminiatesi. I soci fondatori furono Torello Pierazzi, Damiano Morali, Enrico Bonfanti, Maurizio Alli Maccarani, Giovacchino Taddei, Averardo Genovesi, Pietro Bagnoli. Quest'ultimo, già istitutore del Granduca di Toscana Leopoldo II, poeta ed esperto grecista, fu eletto presidente perpetuo o onorario.
I membri del sodalizio, su suggerimento di Pietro Bagnoli, scelsero l'appellativo di “Euteleti”, col significato di volontari ovvero uomini che agiscono con propria volontà, indipendentemente da obblighi o costrizioni esterne. Bagnoli individuò anche lo stemma, costituito da un cavallo non spronato, affiancato dalle parole ΑΚΕΝΤΗΤΟΣ ΦΕΡΕΝΙΚΟΣ, ovvero “senza finimenti”, “privo di briglie e sproni”. L'equino capace di muoversi in autonomia e in libertà, infatti, vuole alludere all'agire dei volontari senza impulso estraneo.
Dalla nascita in ambito erudito-letterario, ben presto l'Accademia acquistò un carattere generalista: agli interessi nelle Lettere si aggiunsero quelli nelle Scienze e nelle Arti. L'Accademia, oltre agli ordinari, fu arricchita da innumerevoli soci corrispondenti da tutta Italia. Furono Euteleti Alessandro Manzoni e Giosuè Carducci, il chimico Gioacchino Taddei e il filosofo Augusto Conti.
CONTATTI
Accademia degli Euteleti
piazza XX Settembre, 21
56028 - San Miniato (PI)
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Apertura solo su appuntamento
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Fotografo professionista a Firenze per fotografare dipinti, quadri, opere d'arte, scultura, disegni, stampe
Scritto da CristianFoto D'Arte Firenze nasce nel 2008 dalla volontà degli eredi Nannoni di proseguire l'attività fotografica svolta per decenni nel settore dell'arte da Paolo, conosciuto e stimato fotografo fiorentino.
E' proprio da questo desiderio che Cristian Ceccanti, fondatore di Foto D'Arte Firenze, si rivolge a tutti coloro che necessitano di servizi fotografici nell'ambito dell'arte (editori, musei, fototeche, accademie, biblioteche, università, storici dell'arte, collezionisti, antiquari, artisti e restauratori), realizzando non solo campagne fotografiche ma occupandosi anche dei servizi per la digitalizzazione e conservazione degli archivi storici.
Dal 2015 affianca alla specializzazione nelle riprese fotografiche per l'arte il suo servizio di stampa FINE ART per la produzione di stampe fotografiche certificate che garantiscono i più alti standard qualitativi attualmente raggiungibili per la fedeltà del colore e durata nel tempo. Un servizio messo a disposizione ai Musei per la realizzazione di copie facsimilari dei disegni e delle stampe che per ragioni conservative non possono restare esposte alla luce oltre determinati periodi di tempo.
La collaborazione pluriennale con i più importati Musei Nazionali ed Internazionali, con le più prestigiose Fototeche, Università ed Accademie e la partecipazione ad ambiziosi progetti di digitalizzazione di archivi storici come quelli delle Gallerie degli Uffizi e del Kunsthistorisches Institut in Florenz - Max-Planck-Institut rappresentano una solida testimonianza a garanzia dei servizi offerti nel settore dell'arte.
Dal 2022 Cristian Ceccanti ha ricevuto l'incarico dal Museo dell'Opificio delle Pietre Dure di Firenze per la realizzazione dei servizi fotografici alle opere d'arte durante le loro fasi di restauro, una collaborazione che ha consolidato la sua specializzazione in questo settore potendo confrontarsi con le più diverse tipologie di manufatti e materiali (dipinti, statue, bronzi, marmi e pietre dure, oreficeria e cristalli, reperti archeologici). Oltre alla realizzazione di immagini in luce visibile ha intrapreso un percorso di specializzazione sulle tecniche multispettrali per la diagnostica dei beni culturali iniziando a realizzare immagini con luce ultravioletta (luce UV) e infrarossa (IR).
Nel dicembre 2024 le Gallerie degli Uffizi affidano a Eredi Nannoni di Cristian Ceccanti fotografo il servizio di esecuzione di riprese fotografiche sulle opere del complesso Museale di Firenze, un incarico tanto prestigioso quanto impegnativo della durata di due anni.
L'impresa EREDI NANNONI di Cristian Ceccanti fotografo è registrata ed abilitata ad operare sul MEPA (Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione).
In relazione alla procedura del Ministero della Cultura per l'istituzione di una short list di esperti fotografi per il conferimento di incarichi di supporto all'Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione, da settembre 2022 Cristian Ceccanti è stato ammesso alla lista.
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VILLA MEDICEA LORENESE DEL POGGIO IMPERIALE
Lavori di manutenzione straordinaria, protezione, restauro conservativo e valorizzazione del Salone delle Feste e del Vestibolo dell’Educandato Statale della SS. Annunziata.
Ferragamo restaura il Salone delle Feste. Così l'Educandato festeggia i 200 anni
E' tornato a splendere ieri il Salone delle Feste della villa del Poggio Imperiale in occasione del 200° anniversario dalla fondazione dell'Educandato della Santissima Annunziata. Un traguardo importante che ha visto la partecipazione di molti ospiti e di un fitto programma di attività e incontri.
Terminata l'omelia del Cardinale di Firenze Giuseppe Betori i presenti si sono spostati nel maestoso Salone delle Feste, chiuso dopo il lungo periodo di restauro, inaugurato alla presenza del presidente Giorgio Fiorenza, il sindaco di Firenze Dario Nardella e l'assessora al welfare Sara Funaro.

©fotografia architettura Cristian Ceccanti Firenze
Una sala maestosa con i lampadari in cristallo, i soffitti alti e decorati e i grandi finestroni che illuminano gli ambienti.
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©fotografo Cristian Ceccanti Firenze, fotografia per documentazione restauro
Durante il tempo personalità importanti hanno attraversato questi spazi come Mozart che alla fine del '700 vi tenne il suo primo concerto a soli 14 anni e Fulvia Ferragamo che prese ispirazione da molti quadri presenti nella villa per i suoi foulard.
«Una bella giornata inaugurata con questo splendido restauro - continua Dario Nardella - E' il cuore di una scuola che forma tanti giovani, mi congratulo con i restauratori e con la sovrintendenza per questo intervento di recupero». A contribuire ai lavori di restauro è stata proprio la famiglia Ferragamo ed è per questo che la sala prende il nome di Fulvia Ferragamo Visconti, ex poggiolina.
Anche noi di Foto D'Arte Firenze siamo orgogliosi di aver potuto realizzare il servizio fotografico a questi maestosi ambienti sapientemente restaurati, l'occasione ci è gradita per ringraziare tutti i nostri referenti che ci hanno permesso di lavorare sul cantiere appena ultimato subito prima dell'allestimento per la festa di inaugurazione.
Un particolare grazie lo rivolgiamo all'Architetto Gabriele Nannetti, Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo nonché Direttore dei lavori di Restauro.
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Presentata ad Arezzo la nuova monografia su Cimabue della collana d'arte del gruppo farmaceutico Menarini
Scritto da CristianLa Casa Farmaceutica fiorentina MENARINI presenta nella Chiesa di San Domenico ad Arezzo il suo prezioso nuovo volume d'arte dedicato a Cimabue, monografia che arricchisce la raccolta delle sue raffinate pubblicazioni.

Alberto Giovanni Aleotti (azionista e membro del Board di Menarini), Miriam Fileti Mazza (autrice del Volume d'Arte Menarini su Cimabue), Liletta Fornasari (storica dell'arte) e Lucia Aleotti (azionista e membro del Board di Menarini) durante la presentazione del Volume d'Arte Menarini su Cimabue alla Chiesa di San Domenico, Arezzo
Nella seconda metà del Duecento il talento di questo sommo interprete della pittura ha segnato il suo tempo e i secoli a venire, portando innovazioni che spiccano anche nel celebre Crocifisso della Chiesa di San Domenico di Arezzo.
E proprio al cospetto di questo capolavoro l’autrice Miriam Fileti Mazza, storica dell’arte e per quarant’anni docente alla Scuola Normale Superiore di Pisa, ha presentato al pubblico l’ultima monografia della collana d’arte del Gruppo Menarini.
La presentazione del Volume, edito da Pacini Editore, ha visto anche la partecipazione della storica dell’arte Liletta Fornasari, che ha fatto riscoprire ai presenti la storia e le bellezze della maestosa basilica gotica.

Il Volume d'Arte Menarini su questo grande maestro ripercorre il racconto visivo di colui il quale, uscendo dalla primitiva pittura bizantina, aprì la strada alla nuova arte che avrebbe condotto poi al Rinascimento. La sua pittura lontana nel tempo si riappropria della percezione, donando ancora mistero, naturalezza e il fascino antico delle origini.
Ecco alcuni link che parlano di questo evento:
- Il Sacro oltre la Fede: svelati i segreti del Volume d'Arte Menarini su Cimabue
- Quando la Farmaceutica sposa l'arte. Menarini dedica a Cimabue la monografia del 2025
- Cimabue, monografia Menarini racconta il grande Maestro
- Svelati i segreti del Volume d'Arte su Cimabue
Da Botticelli a Caravaggio, da Leonardo da Vinci a Raffaello: come ogni anno, dal 1956, Menarini rinnova così l’appuntamento con la cultura per far conoscere, attraverso i suoi Volumi d’Arte, gli straordinari capolavori italiani.
Anche noi di FOTO D'ARTE Firenze siamo orgogliosi di aver contribuito attraverso la nostra campagna fotografica presso le Gallerie degli Uffizi alla realizzazione dell'apparato iconografico di questo volume.
Si è trattato di fotografare i meravigliosi dipinti su tavola esposti nella sala 2 (la sala del Duecento e di Giotto) circondati dai capolavori dei grandi protagonisti della vicenda artistica toscana del Medioevo quali Cimabue, Duccio di Buonisegna e Giotto.
L'occasione ci è gradita per ringraziare tutti coloro che con la loro preziosa collaborazione e disponibiltà hanno reso possibile la realizzazione del nostro incarico per illustrare ed accompagnare gli scritti della curatrice Miriam Fileti Mazza.
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Duomo di Siena: il Fonte battesimale torna a risplendere dopo 3 anni di restauri
Scritto da CristianL’Opera della Metropolitana di Siena e l’Arcidiocesi di Siena, Colle di Val d’Elsa e Montalcino, sono lieti di restituire al grande pubblico il Fonte battesimale del Duomo di Siena restaurato.
È nuovamente visibile dal 25 giugno – dopo tre anni di interventi conservativi – lo straordinario impianto scultoreo realizzato da Donatello, Jacopo della Quercia, Ghiberti e Giovanni di Turino.
Il restauro è frutto di una serie di interventi, di altissimo e innovativo livello tecnico, condotti dal personale dell’Opera e da quello, altamente specializzato, dell’Opificio delle Pietre Dure, guidato dapprima dal compianto Marco Ciatti e, successivamente da Emanuela Daffra. Sotto l’alta sorveglianza dei funzionari della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo, prima diretta da Andrea Muzzi e, attualmente, da Gabriele Nannetti, il personale dell’Opera e dell’Opificio, con la proficua collaborazione di restauratori e docenti universitari, si è avvicendato nel complesso restauro di un’opera frutto della geniale perizia dei massimi artisti della prima metà del Quattrocento: interventi diversi ma collegati che, giunti a compimento, restituiscono alla Chiesa, alla Città e al mondo, un luogo centrale sotto il profilo pastorale e liturgico e, contestualmente, un vero e proprio capolavoro di incommensurabile bellezza.
L’intervento, finanziato dall’Opera della Metropolitana di Siena, è frutto di una sinergia tra la Fabbriceria, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo e l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze (OPD), a cui è stata affidata la direzione del restauro, coordinato dagli storici dell’arte Laura Speranza e Riccardo Gennaioli, direttori dei settori Restauro Bronzi e Materiali Lapidei dell’OPD.

Nei laboratori dell’OPD a Firenze hanno operato sulle parti metalliche, con la direzione tecnica di Stefania Agnoletti, i restauratori interni Maria Baruffetti, Annalena Brini, Elisa Pucci del settore Bronzi diretto da Laura Speranza. Sono stati coinvolti anche restauratori esterni (Antonio Mignemi, Stefano Casu, Elena della Schiava e Merj Nesi). Le indagini scientifiche sono state condotte da OPD (Andrea Cagnini, Monica Galeotti, Simone Porcinai) e da un nutrito gruppo di professionisti esterni.

Posizionato al centro della struttura architettonica del Battistero, il Fonte battesimale, capolavoro marmoreo con l’aggiunta di bronzo e rame smaltato realizzata tra il 1417 e il 1431, è uno tra i maggiori capolavori conservati all’interno del Duomo di Siena. Il Fonte è costituito da una vasca esagonale in cui si inseriscono i sei specchi in bronzo dorato raffiguranti la vita del Battista, decorati dalle statue della virtù di cui due, Fede e Speranza, realizzate da Donatello.
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Fra gli episodi più rappresentativi vi è il Battesimo di Gesù di Lorenzo Ghiberti del 1427. Il ciclo si conclude con il celebre Banchetto di Erode di Donatello, la scena più toccante per la drammaticità del soggetto e le qualità formali. Una serie di fattori quali, l’importanza del Fonte, la complessità degli interventi conservativi per le opere in bronzo dorato e per gli elementi in marmo, hanno richiesto indagini accuratissime e grandi competenze nella definizione del programma dei restauri.
FOTO D'ARTE Firenze nella persona di Cristian Ceccanti fotografo è orgogliosa di aver potuto contribuire con le proprie immagini alla documentazione del restauro delle formelle in bronzo dorate e alle statute delle virtù. Un incarico importante che ci ha ripagato con i risultati che sono sotto la luce di tutti, grazie soprattutto all'esperienza maturata in questi anni nel settore della fotografia ai beni artistici e alla collaborazione con i più importanti Musei e Istituti per il restauro delle opere d'arte.
Tutte le notizie dettagliate sull'evento:
- Finestre sull'Arte, arte antica e contemporanea
- Ottiche parallele magazine
- Opificio delle Pietre Dure - Firenze
- ARTRIBUNE
- Siena OPERA DELLA METROPOLITANA, OPERA DUOMO SIENA
- Kermes, restauro conservazione e tutela del patrimonio culturale
- Storie e Archeostorie
- Artemagazine
- Globus Rivista
- Artepiù
- per approfondire il complesso intervento di restauro cliccate qui
FOTO D'ARTE FIRENZE - Eredi Nannoni di Cristian Ceccanti fotografo
Fotografo professionista specializzato nella documentazione e valorizzazione di opere d’arte. Mi occupo di fotografia ad alta definizione per dipinti, sculture e installazioni artistiche, con particolare attenzione alla resa fedele dei colori, delle texture e dei volumi.
Collaboro con artisti, musei, gallerie, restauratori ed enti culturali per realizzare immagini destinate a cataloghi, archivi digitali, mostre, pubblicazioni e promozione online. Utilizzo attrezzature professionali e tecniche di illuminazione avanzate per garantire risultati precisi, rispettosi dell’opera e delle sue caratteristiche estetiche e materiche.
Offro servizi sia in studio che in loco, con un approccio curato e discreto, pensato per ogni esigenza del settore culturale.
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Campagna fotografica presso Villa Salviati per il KHI - Kunsthistorisches Institut in Florenz
Scritto da CristianLa Fototeca del Kunsthistorisches Institut in Florenz (KHI) ha recentemente organizzato una campagna fotografica in una delle splendide strutture dell' European University Institute sulle colline fiorentine e più precisamente presso Villa Salviati.

Parte del lavoro della Fototeca consiste nell'ampliare l'archivio fotografico attraverso campagne fotografiche proprie. In questa occasione i fotografi Cristian Ceccanti e Stefano Fancelli hanno documentato le opere d'arte dello scultore fiorentino Giovan Francesco Rustici (1475-1554) situate nel cortile e nella Cappella di Villa Salviati.
Attraverso l'impiego di attrezzature all'avanguardia quali dorso digitale Phase ONE 150 megapixel abbinato ad un sistema decentrabile Cambo con ottiche dedicate e l'utilizzo di luci flash Profoto munite di batterie abbinate ai sistemi di Colorchecker X-rite, sono state ottenute le immagini desiderate, risorse importanti e fondamentali per i ricercatori e gli studiosi dell'arte.
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©immagini di backstage realizzate dal KHI
Terminato il processo di post-produzione necessario per l'ottimizzazione delle immagini realizzate, le stesse saranno liberamente accessibili nell'archivio digitale del KHI, cioè nella Fototeca Digitale.
Per maggiori informazioni sulle campagne fotografiche del KHI e sulle collezioni digitali siete invitati a visitare il seguente link.

Questo il link per leggere il post della campagna fotografica sul profilo Instagram del KHI.
Cristian Ceccanti fotografo per il Kunsthistorisches Institut in Florenz, fotografo di opere d'arte, beni culturali a Firenze e non solo.
Cristian Ceccanti per la digitalizzazione di archivi fotografici, stampa di fotografie Fine Art per fototeche e musei, specializzato nell'indagine diagnostica su opere d'arte e beni culturali con riprese fotografiche nell'ambito della luce visibile, ultravioletta UV e infrarossa IR. Per conoscere le collaborazioni e i lavori eseguiti consulta la sezione CHI SIAMO sul presente blog FOTODARTEFIRENZE.
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Il nostro viaggio nella DIAGNOSTICA al servizio delle opere d'arte
Scritto da CristianProsegue il nostro percorso nell’affascinante mondo della fotografia diagnostica per i beni culturali e le opere d’arte!
Abbiamo finalmente completato l' equipaggiamento con luci e filtri dedicati alle riprese Uv ed ir, pronti per nuove sfide!

Ci siamo messi subito alla prova con una sessione fotografica presso il Gabinetto Disegni e Stampe delle Gallerie degli Uffizi di Firenze, concentrando le nostre analisi su di un corpus scelto di disegni che abbiamo fotografato in successione in luce visibile, fluorescenza ultravioletta, riflettografia IR e applicando la tecnica dei FALSI COLORI (immagini realizzate a scopo di lettura diagnostica unendo informazioni provenienti da acquisizioni in bande spettrali differenti o da porzioni di esse).

I risultati ottenuti sono stati consegnati ai nostri committenti, non prima di aver redatto un report che ha evidenziato tutti quegli aspetti rilevanti per uno studio approfondito delle tecniche e dello stato conservativo delle opere.
Siamo a disposizione di Musei, restauratori e privati per la fotografia in luce visibile e multispettrale sulle opere d'arte (dipinti, disegni, sculture, affreschi, bronzi, oreficeria), pronti ad accettare nuove sfide e raggiungere nuovi traguardi.
Cristian Ceccanti fotografo di Firenze per opere d'arte, beni culturali, digitalizzazione archivi fotografici, realizzazione riprese fotografiche luce visibile, uv, ir, fotografia multispettrale per la diagnostica
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Cosa significa essere specializzati nella fotografia per i beni culturali e le opere d'arte. Un sintetico vademecum sulle nostre linee guida
Scritto da CristianChi Sono e Cosa Faccio
Sono Cristian Ceccanti, fotografo professionista di Firenze specializzato nella riproduzione di opere d’arte, beni culturali, reperti archeologici e manufatti storici, operando con rigore tecnico e sensibilità estetica, come dimostrato da esperienze consolidate con musei, restauratori e privati
Obiettivi del Mio Metodo
Fedeltà cromatica e documentaria: garantisco riproduzioni assolutamente neutre o calibrate cromaticamente attraverso l’uso di scale colore e grigi certificate
Documentazione conservativa: creo immagini utili al restauro e al monitoraggio dello stato di conservazione, utilizzando tecniche idonee per registrare ogni fase del bene culturale
Strumenti e Tecniche Utilizzate
Foto ad alta risoluzione (anche in gigapixel), ideali per cataloghi, expertise, monografie, esposizioni o archivi digitali
Illuminazione controllata con fonti bilanciate, luci UV/IR (fotografia per diagnostica ai beni culturali ed opere d'arte), radente e trasmessa, a seconda dei materiali e delle esigenze documentative
Treppiede e tecniche di stitching: per mantenere la prospettiva (impiego di ottiche decentrabili), eliminare aberrazioni e ottenere mosaici perfettamente scalati .
Fasi del Servizio Fotografico
Analisi preliminare
Studio dell’opera, del suo supporto, delle condizioni di conservazione, e scelta della tecnica di ripresa più adeguata, in accordo con restauratori o curatori .
Preparazione tecnica
Pulizia delicata, montaggio e posizione parallela alla fotocamera, scelta calibrata dell’illuminazione, kit colore e densitometri per coerenza visiva assoluta .
Scatto ad alta fedeltà
Utilizzo di sensori ad alta densità, tecniche macro o gigapixel, dettagli registrati in scala reale o ingrandita, per conservare trame, crepe, patine e superfici.
Post-produzione specialistica
Correzione del colore basata su standard, raddrizzamento, affiancamento scale fotografiche e grafiche, esportazione in formati adatti a stampa, web, analisi scientifica.
Perché Affidarsi a Me
Precisione scientifica garantita da protocolli meticolosi e scelta tecnica mirata
Versatilità attuale: ancorché accurata, la mia produzione si integra facilmente con cataloghi digitali, siti web, stampati e rilievi digitali.
Collaborazione specializzata: dialogo diretto con restauratori, archivisti e curatori per garantire una documentazione integrata e professionale.
Contattami per valutare insieme l’opera o la collezione da fotografare — sono disponibile per servizi in studio o in loco, seguendo in ogni fase protocolli professionali e legislativi. Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. - cell.3471785178
Metodo, passione e cura: ogni scatto diventa un documento storico e un’icona estetica.
DICONO DI ME.....leggi le recensioni ricevute dai miei committenti (le ho riportate per comodità su queste pagine del blog, le trovi sul mio profilo google), rappresentano la più autentica testimonianza del lavoro professionale fotografico che ho svolto in questi anni e che porto avanti con dedizione e passione tuttora!
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