Duomo di Siena: il Fonte battesimale torna a risplendere dopo 3 anni di restauri
L’Opera della Metropolitana di Siena e l’Arcidiocesi di Siena, Colle di Val d’Elsa e Montalcino, sono lieti di restituire al grande pubblico il Fonte battesimale del Duomo di Siena restaurato.
È nuovamente visibile dal 25 giugno – dopo tre anni di interventi conservativi – lo straordinario impianto scultoreo realizzato da Donatello, Jacopo della Quercia, Ghiberti e Giovanni di Turino.
Il restauro è frutto di una serie di interventi, di altissimo e innovativo livello tecnico, condotti dal personale dell’Opera e da quello, altamente specializzato, dell’Opificio delle Pietre Dure, guidato dapprima dal compianto Marco Ciatti e, successivamente da Emanuela Daffra. Sotto l’alta sorveglianza dei funzionari della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo, prima diretta da Andrea Muzzi e, attualmente, da Gabriele Nannetti, il personale dell’Opera e dell’Opificio, con la proficua collaborazione di restauratori e docenti universitari, si è avvicendato nel complesso restauro di un’opera frutto della geniale perizia dei massimi artisti della prima metà del Quattrocento: interventi diversi ma collegati che, giunti a compimento, restituiscono alla Chiesa, alla Città e al mondo, un luogo centrale sotto il profilo pastorale e liturgico e, contestualmente, un vero e proprio capolavoro di incommensurabile bellezza.
L’intervento, finanziato dall’Opera della Metropolitana di Siena, è frutto di una sinergia tra la Fabbriceria, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo e l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze (OPD), a cui è stata affidata la direzione del restauro, coordinato dagli storici dell’arte Laura Speranza e Riccardo Gennaioli, direttori dei settori Restauro Bronzi e Materiali Lapidei dell’OPD.
Nei laboratori dell’OPD a Firenze hanno operato sulle parti metalliche, con la direzione tecnica di Stefania Agnoletti, i restauratori interni Maria Baruffetti, Annalena Brini, Elisa Pucci del settore Bronzi diretto da Laura Speranza. Sono stati coinvolti anche restauratori esterni (Antonio Mignemi, Stefano Casu, Elena della Schiava e Merj Nesi). Le indagini scientifiche sono state condotte da OPD (Andrea Cagnini, Monica Galeotti, Simone Porcinai) e da un nutrito gruppo di professionisti esterni.
Posizionato al centro della struttura architettonica del Battistero, il Fonte battesimale, capolavoro marmoreo con l’aggiunta di bronzo e rame smaltato realizzata tra il 1417 e il 1431, è uno tra i maggiori capolavori conservati all’interno del Duomo di Siena. Il Fonte è costituito da una vasca esagonale in cui si inseriscono i sei specchi in bronzo dorato raffiguranti la vita del Battista, decorati dalle statue della virtù di cui due, Fede e Speranza, realizzate da Donatello.
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Fra gli episodi più rappresentativi vi è il Battesimo di Gesù di Lorenzo Ghiberti del 1427. Il ciclo si conclude con il celebre Banchetto di Erode di Donatello, la scena più toccante per la drammaticità del soggetto e le qualità formali. Una serie di fattori quali, l’importanza del Fonte, la complessità degli interventi conservativi per le opere in bronzo dorato e per gli elementi in marmo, hanno richiesto indagini accuratissime e grandi competenze nella definizione del programma dei restauri.
FOTO D'ARTE Firenze nella persona di Cristian Ceccanti fotografo è orgogliosa di aver potuto contribuire con le proprie immagini alla documentazione del restauro delle formelle in bronzo dorate e alle statute delle virtù. Un incarico importante che ci ha ripagato con i risultati che sono sotto la luce di tutti, grazie soprattutto all'esperienza maturata in questi anni nel settore della fotografia ai beni artistici e alla collaborazione con i più importanti Musei e Istituti per il restauro delle opere d'arte.
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