Restaurata "L'Uccisione di Priamo". Il capolavoro del Canova torna in Accademia
Scritto da Simone BaroncelliSembrava ormai irrimediabilmente perduta, dopo essere andata in frantumi a causa della caduta accidentale occorsa due anni fa durante la sua movimentazione per essere esposta ad una mostra ad Assisi dedicata al suo autore. Ma il 25 marzo, dopo un difficilissimo intervento di restauro, "L'Uccisione di Priamo" di Antonio Canova ha finalmente ritrovato la luce dei riflettori nella Gipsoteca della Fondazione Accademia delle Belle Arti Pietro Vannucci di Perugia.
Grande soddisfazione da parte di tutti coloro che hanno preso parte al lavoro di ricollocazione, ma soprattutto da parte di Daniele Angellotto, il restauratore fiorentino esperto in opere canoviane, indicato dalla Soprintendenza per ricomporre il bassorilievo: «Un restauro particolarmente difficile se si pensa che solo Pirro (al centro dell’opera) era ridotto in oltre 200 pezzetti», sottolinea Angellotto.
Per il restauro dell'opera, cui è stato anche applicato un supporto in fibra di carbonio, è stata fondamentalmente inventata una tecnica nuova: «La frammentarietà era veramente esagerata - spiega il restauratore - e non vi era nessuno piano di appoggio per poter, poi, riassemblare i pezzi. [...] Ho utilizzato un’ottima colla di restauro di ultima generazione (fluorurato) che consente un restauro reversibile, ovvero che può essere rimosso in qualsiasi momento. Un lavoro durato un anno e mezzo, ma che alla fine ha dato un risultato soddisfacente».

© Foto D'Arte Firenze
Soddisfatto anche Giovanni Manuali, presidente dell’Accademia di Belle Arti, per il quale, quella occorsa al capolavoro canoviano è stata «una brutta vicenda che si è conclusa in maniera fortunatamente molto positiva, grazie alle abili mani del restauratore, ma che ci insegna che mai più un’opera della Gipsoteca sarà spostata».

© Foto D'Arte Firenze
In virtù di una proficua collaborazione, consolidata negli anni, Il dott. Angellotto si è rivolto a noi di Foto D'Arte Firenze per le riprese fotografiche del bassorilievo. Un incarico che abbiamo accettato con entusiasmo, consapevoli dell'importanza e della delicatezza di un restauro che ha restituito all'Arte italiana un'opera dal grande valore iconografico.

© Foto D'Arte Firenze
Dopo la ricollocazione del bassorilievo, l'Accademia è rimasta aperta al pubblico durante il fine settimana di Pasqua, in attesa del convegno che farà da corollario alla mostra Antonio Canova e il “tesoro ritrovato”, che si svolgerà dal 14 maggio al 9 luglio 2016 a Sangemini.
Cristian Ceccanti fotografo | Foto D'Arte Firenze con la preziosa collaborazione di Simone Baroncelli
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Il ritorno di Napoleone. Il gesso di Canova a Brera restaurato
Scritto da CristianMilano, Pinacoteca di Brera sala XIV.
Il monumentale gesso di Napoleone in veste di Marte Pacificatore di Antonio Canova, dopo duecento anni, torna in uno dei saloni della Pinacoteca. Il gesso infatti era stato collocato in una delle sale della nuova grande galleria ricavata nel vano superiore della chiesa soppressa di Santa Maria di Brera a ricordo del grande patrocinatore della Pinacoteca.
Alto più di tre metri e pesante quasi due tonnellate, al grande calco in gesso era capitato lo stesso sfortunato destino di tanti monumenti e immagini dell'Imperatore e Re d'Italia dopo la battaglia di Waterloo: alcuni furono distrutti, altri danneggiati, altri ancora rimossi e custoditi in luoghi appartati affinché non fossero esposti alla pubblica vista.
Rimosso dai Saloni Napoleonici già nel 1814, il grande gesso è stato affidato nel novembre del 2008 alle cure di Daniele Angellotto di Firenze.
Il restauro ha restituito al gesso il suo originale valore, recuperandone la qualità, la definizione dei particolari e delle rifiniture che ne fanno un'opera unica, quale era nelle intenzioni dello stesso Canova che dedicava ai gessi le stesse cure e attenzioni riservate alle sculture in marmo.

Foto D'Arte Firenze è entusiasta di aver potuto seguire tutte le fasi del delicato intervento di restauro realizzando una meticolosa ed esaustiva documentazione fotografica confluita nella pubblicazione del volume edito da Electa a cura di Matteo Ceriana.
Il sito web Beni Culturali che presenta l'evento e quello di Electa.
Promossa dalla Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze
© Foto D'Arte Firenze
GIARDINI DEL GRANDUCA
A poco più di un anno - il 23 maggio 2013 - dalla proclamazione, da parte dell'Unesco, delle Ville e dei giardini medicei toscani quali Patrimonio dell'Umanità, per celebrare un così importante riconoscimento al valore di questi monumenti storici, e alla loro gestione e mantenimento, la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze ha promosso la creazione di una fragranza denominata Giardini del Granduca che verrà messa in vendita nei negozi museali del Polo fiorentino dal prossimo 2 agosto 2014.
"Attraverso questo profumo, composto sapientemente con note ispirate alla coltivata natura dei giardini storici di Firenze e Toscana, si entra in contatto diretto con la memoria della dinastia dei Medici e soprattutto con il loro magnifico lascito nel campo dell'arte dei giardini, che impreziosisce Firenze e la Toscana con il sistema delle Ville Medicee" (Cristina Acidini, Soprintendente).
Ben cinque di questi siti sono musei all'aperto diretti dalla Soprintendenza: il Giardino di Boboli, il Giardino di Castello, le Ville e i Giardini di Poggio a Caiano, la Petraia e Cerreto Guidi (gli altri sono la Villa di Poggio Imperiale e il Giardino di Pratolino, la Villa di Cafaggiolo a Barberino di Mugello, la Villa Il Trebbio a San Piero a Sieve, la Villa di Careggi, la Villa Medici di Fiesole, il Palazzo di Seravezza a Lucca, Villa La Magia a Quarrata, la Villa di Artimino a Carmignano). Nei giardini già granducali, ancora oggi esperti, tecnici e ditte specializzate curano alberi secolari e piante fiorite: agrumi, camelie, rose, peonie, per ricordarne solo alcune specie.
I componenti della famiglia Medici, in varia misura, riservarono passione e conoscenza alle arti e al collezionismo, ma anche alla botanica, alle erbe officinali, agli orti con coltivazioni di spezie e fiori orientali. I loro bellissimi giardini all'italiana, con fontane e statue di grandi scultori e architetti, furono anche luoghi di studio, ricerca e sperimentazione: tutte attività protoscientifiche in nome delle quali furono fondati gli Orti di Pisa e di Firenze a metà del Cinquecento.
Per creare questo profumo, precisamente un eau de toilette, è stato approfondito lo studio delle piante storiche apprezzate e collezionate dai Medici fin dal Cinquecento, tra le quali predominano gli agrumi dalle forti componenti aromatiche. La "piramide olfattiva" infatti prende forma dalle note di limone e arancio amaro, e comprende l'olio essenziale di petali di rose (per portare alla memoria la collezione di rose antiche) e fiori di pesco (per evocare l'orto urbano, origine del giardino), e infine l'essenza di cannella, che ci ricorda l'interesse di Cosimo I per le piante medicamentose e le spezie. L'evoluzione degli accordi olfattivi propone poi i legni preziosi - cipresso e cedro del Libano - esaltati su una base di ambra e muschi.

© Foto D'Arte Firenze
Il nome scelto per la fragranza s'ispira a una dizione presente negli antichi documenti, firmati dal "Soprintendente de' giardini del Granduca". Benché suggestiva, tale dizione non risulta esser stata usata finora per luoghi o prodotti contemporanei. Essa si adatta a tutti i giardini medicei della Regione Toscana, chiunque ne sia il proprietario; e al tempo stesso apre prospettive su una linea dedicata di prodotti, che potrebbe svilupparsi prendendo spunto dalle infinite suggestioni di questi viventi universi d'arte e di natura.
Sillabe, produttore del profumo, sotto la consulenza storico olfattiva di Simonetta Giurlani Pardini, ci invita quindi ad aggiungere un ulteriore "senso" alla percezione e alla fruizione dell'arte con una fragranza che, come "guida olfattiva", richiama le antiche memorie medicee.
Caratteristiche tecniche
Nota di testa: Cannella, Petali di Rosa, Fior di Pesco, Limone, Arancio Amaro
Note di cuore: Legno di Cedro, Legno di Cipresso
Note di base: Muschi, Ambra
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Giuliano da Sangallo. La presentazione del volume di Sabine Frommel sull'architetto prediletto di Lorenzo il Magnifico
Scritto da Simone BaroncelliVerrà presentato sabato 18 aprile, presso l'Auditorium dell'Ente Cassa di Risparmio di Firenze, il volume Giuliano da Sangallo, la monografia completa dell'architetto, ingegnere e scultore fiorentino curata da Sabine Frommel ed edita da Edifir - Edizioni Firenze.

Figura eclettica nel panorama artistico fiorentino della seconda metà del XV secolo, Giuliano da Sangallo nacque in un'importante famiglia di architetti e artisti toscani, della quale facevano parte anche il fratello Antonio da Sangallo il Vecchio ed il nipote Antonio da Sangallo il Giovane.
Durante un soggiorno giovanile a Roma cominciò a studiare le forme delle antichità classiche, che divennero in seguito un elemento caratterizzante della sua ricerca architettonica.
Tornato a Firenze, fu tra i migliori interpreti e continuatori della tradizione di Brunelleschi e Alberti, progettando opere assunte come modelli di riferimento dell'architettura rinascimentale. Tra queste, ricordiamo il sontuoso Palazzo di Bartolomeo Scala a Firenze, nucleo antico dell'attuale Palazzo della Gherardesca, che nel 2008, dopo un radicale restauro, è diventato un hotel a cinque stelle della catena Four Seasons.

Contemporaneamente, si dedicò anche alla progettazione di opere di ingegneria militare, grazie alle quali entrò in contatto con la famiglia Medici, impegnata nel rafforzamento delle difese territoriali di Firenze in un periodo politicamente sempre più teso. In breve tempo, divenne l'architetto prediletto di Lorenzo il Magnifico, che nel 1480 gli commissionò la villa di Poggio a Caiano, prototipo della villa rinascimentale italiana. Al periodo lorenziano, il più fertile della carriera del Sangallo, appartengono anche il progetto della Sagrestia della Basilica di Santo Spirito a Firenze ed i progetti per la Basilica della Madonna dell'Umiltà a Pistoia.

© Foto D'Arte Firenze
Quelli menzionati sono solo alcuni dei luoghi che noi di Foto D'Arte Firenze abbiamo avuto il privilegio di fotografare, nell'ambito della campagna fotografica con cui abbiamo prodotto le illustrazioni presenti nel volume di Sabine Frommel.

© Foto D'Arte Firenze
Foto D'Arte Firenze desidera ringraziare Edifir, l'autrice del volume e l'Ente Cassa di Risparmio di Firenze, nella persona del Vice Presidente Pierluigi Rossi Ferrini, per l'invito ufficiale alla presentazione del libro, alla quale non mancheremo di partecipare.
Alcune immagini di backstage della campagna fotografica
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© Foto D'arte Firenze
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Il rigore e la grazia. La Compagnia di San Benedetto Bianco nel Seicento Fiorentino
Scritto da Cristian22 ottobre 2015 - 17 maggio 2016 | Museo degli Argenti Palazzo Pitti, Firenze
La mostra allestita negli ambienti contigui alla Cappella Palatina di Palazzo Pitti recupera il tesoro d’arte appartenuto a quella che fu la più prestigiosa Compagnia laicale d’ispirazione religiosa del Seicento toscano, San Benedetto Bianco.

La storia e la spiritualità di questa confraternita sono rese note al pubblico attraverso l’analisi dei maggiori capolavori artistici che arredavano i loro spazi e, per questa occasione, letteralmente ‘salvati’ da impegnativi restauri.
Lo studio della collezione, dei testi e dei documenti ha visto emergere importanti novità che ridefiniscono alcuni aspetti del Barocco fiorentino: sia per le opere inedite ritrovate, sia per l’approfondimento delle fisionomie di molti grandi artisti che furono membri assidui di San Benedetto Bianco (ad esempio Cristofano Allori, Vincenzo Dandini, Carlo Dolci e Volterrano).
Un ringraziamento sincero lo rivolgiamo ai brillanti curatori di questa mostra, Alessandro Grassi, Michel Scipioni e Giovanni Serafini insieme ai quali abbiamo condotto l'impegnativa ma al tempo stesso affascinante campagna fotografica per la realizzazione del catalogo edito da Sillabe.
Alcuni interessanti link per approfondimenti:
www.rigoreegrazia.it - il sito ufficiale della mostra con la presentazione del Cardinal Giuseppe Betori, Arcivescovo di Firenze - Alessandra Marino, Soprintendente Belle Arti e Paesaggio per le Province di Firenze Pistoia e Prato - Arch. Paola Grifoni, Segretario regionale del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo per la Toscana - Valentina Conticelli, Direttrice ad interim del Museo degli Argenti di Palazzo Pitti
MIBACT - sito del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo
artemagazine - quotidiano di Arte e Cultura
DEA Press - agenzia di stampa DEApress
ACQUISTA BIGLIETTO - sito ufficiale per la vendita biglietti del Polo Museale Fiorentino
Cristian Ceccanti & Ivan Rossi fotografi | Foto D'Arte Firenze @ Galleria Palatina Palazzo Pitti, Firenze | Il rigore e la grazia. La Compagnia di San Benedetto Bianco nel Seicento Fiorentino
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LUSSO ED ELEGANZA. La porcellana francese a Palazzo Pitti e la manifattura Ginori
Scritto da CristianLusso ed eleganza | Museo degli Argenti | dal 19 marzo al 23 giugno 2013
In occasione dei quarant'anni dalla apertura del Museo delle Porcellane in Palazzo Pitti, la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze e l'Associazione Amici di Doccia hanno voluto ricordare questo felice anniversario con una mostra che metta in evidenza al contempo l'importante collezione museale di Palazzo Pitti e la produzione della manifattura di Doccia del periodo fra la dominazione napoleonica e la Restaurazione lorenese (1800-1830)

La mostra sarà composta da circa centoventi opere per la maggior parte provienienti dalle raccolte di Palazzo Pitti e dal Museo Richard-Ginori della manifattura di Doccia, dai principali musei italiani e francesi che raccolgono questo genere di manufatti e da collezioni private.
Foto D'Arte Firenze è grata di aver realizzato le immagini ai manufatti per il catalogo a corredo della mostra edito da Giunti Editore - Sillabe.
Visita il sito www.unannoadarte.it dedicato alla mostra Lusso ed Eleganza
Il sito del Polo Museale Fiorentino che presenta l'evento.
Lusso ed eleganza: l'oro bianco. Guarda il video
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Dal 22 maggio al 10 ottobre a Firenze "Caravaggio e Caravaggeschi", più di cento opere per celebrare l'arte di questo grande pittore.
In occasione del IV centenario della morte di Caravaggio a Firenze si terrà "Caravaggio e Caravaggeschi". La Galleria Palatina di Palazzo Pitti e la Galleria degli Uffizi presentano una splendida mostra in occasione del IV centenairio della morte di Caravaggio, il grande pittore lombardo vissuto a cavallo fra il Cinquecento e il Seicento.
La mostra presenterà, sia opere del Caravaggio che già la città possiede, come il Bacco e Medusa, che importanti prestiti da tutto il mondo.

Il Polo Museale Fiorentino propone, a cura di Gianni Papi, un nuovo viaggio nel mondo del Caravaggio e del caravaggismo internazionale, presentando una rassegna di opere, una sorta di excursus alla scoperta delle novità artistiche dei primi decenni del Seicento, legate al naturalismo e alla rappresentazione della realtà quotidiana, resa attraverso i mezzi pittorici della luce e dell'ombra.
Foto D'Arte Firenze è grata di aver potuto contribuire con le proprie immagini alla realizzazione dello splendido catalogo che accompagna la mostra edito da Sillabe/Giunti.
Il sito web Beni Culturali che parla della mostra e quello del Polo Museale della Città di Firenze.
Il sito Toscana e Turismo con le informazioni sull'evento.
Intervista alla Dott.ssa Cristina Acidini, Soprintendente per il Polo Museale di Firenze.
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Chiesa Ortodossa Russa di Firenze - Opere di restauro
Scritto da CristianPatriarcato di Costantinopoli | Chiesa Ortodossa Russa della Natività di Nostro Signore Gesù Cristo e San Nicola | Firenze
Costruita tra il 1899 e il 1903, la chiesa della Natività di Cristo di Firenze è il primo edificio religioso russo sul territorio italiano.
Ciò è stato possibile grazie agli sforzi del parroco p.Vladimir Levickij, ai doni di alcuni parrocchiani, della famiglia Demidoff e dello stesso imperatore Nicola II.
Malgrado la sua giovane età, grazie alla sua particolare vicenda storica, la chiesa conserva alcune preziose testimonianze di eventi risalenti agli ultimi secoli della storia russa. Russa non certo in senso etnico ma piuttosto nazionale o meglio di civiltà.
La chiesa è un esempio unico di collaborazione tra artisti e artigiani russi e italiani. Se le pitture murali e le icone che adornano l'interno della chiesa sono state dipinte da artisti russi, i lavori murari, gli intagli delle iconostasi, i mosaici e le decorazioni in maiolica sono opera di maestranze italiane.
La Chiesa Ortodossa Russa è un monumento storico, sottoposto alla tutela della Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico e Artistico della città di Firenze; ad essa compete l'Alta Sorveglianza e la Direzione Artistica dei lavori di restauro conservativo del complesso architettonico.
Da più di dieci anni, sono in corso di esecuzione, importanti lavori di restauro conservativo, resisi necessari per l'avanzato stato di degrado generale della chiesa. Lavori eseguiti grazie alle donazioni dei fedeli ortodossi e ai contributi, a più riprese, dell'Ente Cassa di Risparmio di Firenze.
Quest'anno, per permettere alla chiesa di tornare al suo antico splendore, stante la costruzione dei ponteggi per i lavori ai tetti, è stato dato corso ai lavori di restauro lapideo dei paramenti murari in pietra serena riccamente ornati e modanati con fasce ceramiche parimenti preziose, opera del Cantagalli.
A fianco delle due esperte restauratrici Shirin Afra e Marta Pellegrini (Opificio delle Pietre Dure di Firenze), Foto D'Arte Firenze ha appena concluso la campagna fotografica per la documentazione di questo impegnativo intervento di recupero.
Le riprese fotografiche sono state eseguite "in quota", superando tutte le difficoltà derivanti dall'instabilità di un ponteggio molto alto e le difficili condizioni per una corretta illuminazione.
Vi presentiamo alcune immagini che testimoniano gli eccellenti risultati raggiunti
PRIMA DEL RESTAURO - 01
DOPO IL RESTAURO - 01

PRIMA DEL RESTAURO - 02

DOPO IL RESTAURO - 02

PRIMA DEL RESTAURO - 03
DOPO IL RESTAURO - 03

Cristian Ceccanti & Ivan Rossi fotografi | Foto D'Arte Firenze @ Chiesa Ortodossa Russa di Firenze, via Leone X
La galleria con alcune immagini delle maioliche restaurate
https://www.fotodartefirenze.it/cc/index.php/it/articoli-piu-letti?start=36#sigProGalleriacb10575372
Fasto Privato, Volume III. La decorazione murale in palazzi e ville di famiglie fiorentine
Scritto da Cristian"Nel secondo volume di Fasto Privato. La Decorazione murale in palazzi e ville di famiglie fiorentine era stata annunciata la conclusione di un ciclo di studi sulla conoscenza delle pitture a parete nelle storiche dimore private della città. Nell'avanzare delle ricerche, ci si è resi conto, tuttavia, che l'ampiezza del patrimonio storico-artistico ed architettonico del nostro comprensorio è tale che rimanevano fuori ancora ampi settori che i primi due volumi non erano riusciti ad integrare. Di qui la decisione di coprire gli aspetti ancora inespressi con questo terzo tomo, in modo da completare una sistematica ricognizione che dal fenomeno del "quadraturismo" ci conduce alle ampie composizioni di figura, di quartiere in quartiere, non mancando di curiosare nei dintorni prossimi al centro urbano."
Queste le parole di Umberto Tombari, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, per la pubblicazione nel 2016 a cura di Edifir - Edizioni Firenze di questo terzo ed ultimo volume della serie.

Siamo grati di aver potuto contribuire con le nostre immagini alla realizzazione del corredo illustrativo che costituisce la parte preponderante della pubblicazione, accompagnato, in parallelo, da una puntuale e insieme distesa trattazione scientifica.
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Ideato e coordinato dalla professoressa Mina Gregori, si avvale di originali contributi dei maggiori studiosi di storia dell'arte e delle decorazioni in età sei-settecentesca, passando al vaglio i singoli ambienti prodotti nel gusto dell'epoca delle maggiori residenze nobiliari fiorentine e toscane.
I testi sono di Marco Betti, Carlotta Brovadan, Lisa Leonelli, Patrizia Maccioni, Anna Laura Nencioni, Medardo Pellicciari e Mara Visonà.
Ringraziamenti
L'occasione ci è gradita per esprimere la nostra profonda gratitudine insieme alle curatrici, agli autori e all'Editore a coloro che hanno reso possibile le ricerche, consentendo l'accesso agli edifici e la realizzazione delle campagne fotografiche, e a coloro che hanno generosamente messo a disposizione le proprie conoscenze.
Biblioteca Comunale di Bagno a Ripoli
Confederazione Generale Italiana del Lavoro (CGIL), Camera del Lavoro di Firenze
Eton College e Browning Foundation
Hotel Palazzo Magnani Feroni
Inps, Direzione Regionale Toscana
Kunsthistorisches Institut in Florenz, Max-Plank-Institut
Liceo Statale Niccolò Machiavelli Firenze
Fattoria di Torre a Cona - Proprietà Rossi di Montelara
Studio Legale Ruggeri & Associati
Soleil International
Suami srl
Paola d'Afflitto, Angela Bartolini Baldelli, Carlo Bartolini Baldelli, Giovanna Bartolini Baldelli, Giovanni Battista Bartolini Baldelli, Principe Andrea Boncompagni Ludovisi, Emanuele Corti Grazzi, Silvana Coveri, Federica Di Paola, Leonardo Frescobaldi, Guidalberto Nidiaci, Marzia Piccolomini Clementini Adami, Maria Gaia Riario Sforza, Famiglia Romano, Marchesa Lisa Rosselli Del Turco Frescobaldi, Suor Maria Maddalena superiora delle Suore Carmelitane dell'Eremo di Triozzi, Guglielmo de Tomassi, Annabella Valentino, Federica Zolfanelli, Gilberto Zolfanelli
Nada Bacic, Sergio Balatri, Orazio Baldi, Rita Balleri, Chiara Bartolini, Sandro Bellesi, Silvia Benassai, Studio Ingegner Andrea Biagioni, Daniele Calosi, Elena Capolino, Costanza Caraffa, Maria Centonze, Cinzia Chiaramonti, Roberto Ciabattini, Beatrice Cifuentes-Sarmiento, Vittoria Citernesi Gondi, Livia Curioni, Antonella Fabiano, Laura Facchin, Ginevra Facchinetti Pulazzini, Romano Fiaschi, Giampaolo fioretto, Paola Galgani, Paola Gibbin, Tommaso Grassinesi, Giuliana Guidi, Carlotta Lenzi Iacomelli, rosa Macrì, Agostino di Maio, Alessandro Martini, Saverio Mecca, Silvia Meloni Trkulja, Maria Rosaria Montefusco, Simone Morandi, famiglia Moretti, Elisabetta Nannipieri, Neda Para, Francesca Parrini, Claudia Porrello, Gioia Romagnoli, Micaela Sambuco, Paolo Sardi, Piero Sarti, Gilda Tortora, Nicola Tufaro, Stefania Vasetti
FOTO D'ARTE FIRENZE desidera ringraziare per il lavoro di gruppo ben condotto la casa Editrice Edifir - Edizioni Firenze nelle figure del presidente Francesca Pacini e di Paola Acquarelli, Silvia Frassi e Elena Mariotti
Ringrazia la Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze nella figura del presidente Umberto Tombari, Carlo Sisi, Emanuele Barletti, Paola Petrosino

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Questo, nel dettaglio, l'elenco degli edifici nobiliari visitati durante la nostra campagna fotografica: Palazzo Ubaldino Peruzzi Borgo de Greci, Palazzo Magnani Feroni Suite Hotel Borgo San Frediano, Palazzo Bargagli Petrucci Tempi Piazza Maria Soprarno, Palazzo Rinuccini Istituto Macchiavelli, Palazzo Lecchesini Vegni UNIFI, Palazzo Peruzzi Bourbon del Monte sede CGIL, Palazzo Frescobaldi Santo Spirito, Palazzo Casa Guidi, Palazzo Rosselli del Turco, Palazzo Coveri, Palazzo Rinuccini Scuola Machiavelli, Poggio alla Scaglia Galluzzo, Palazzo Pazzi Quaratesi INPS via Proconsolo, Palazzo Franceschi Dragomanni Via Guicciardini, Palazzo Magnani Feroni, Palazzo Frescobaldi Livia Frescobaldi, Villa Torre a Cona, Convento Suore Triozzi villa Canigiani Scandicci, Villa Pasqui Impruneta, Palazzo Picchi via Pandolfini, Palazzo Magnani Ruggeri, Palazzo Marmorai, Castello Montozzi Pergine Valdarno, Casa d'Agliana, Villa Guicciardini Bartolini Baldelli, Villa Frescobaldi Sieci, Palazzo Balaccio d'Anghiari Bartolini Baldelli, Palazzo Mancini via de Benci, Villa di Terzano Bagno a Ripoli
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Progetto Euploos. Il catalogo online dei Disegni degli Uffizi
Scritto da CristianPRESTO NON CI SARANNO PIU' SEGRETI PER LE OLTRE 150.000 OPERE TRA DISEGNI, STAMPE, MINIATURE E FOTOGRAFIE
Il Gabinetto dei Disegni e delle Stampe delle Gallerie degli Uffizi di Firenze conserva un tesoro poco conosciuto ai più: oltre centocinquantamila opere tra disegni, stampe, miniature e fotografie, realizzate dal 1300 fino ad oggi da artisti del Rinascimento toscano come Botticelli, Leonardo, Raffaello e Michelangelo, dove sono rappresentate anche le scuole straniere e gli artisti contemporanei.

L'immensa collezione, finora disponibile in loco solo per i ricercatori ma non per il pubblico (tra le ragioni l'estrema delicatezza delle opere stesse), adesso invece sarà accessibile liberamente con un semplice click agli studiosi e agli appassionati di tutto il mondo.
PROGETTO EUPLOOS, IL CATALOGO INFORMATICO DEL GABINETTO DISEGNI E STAMPE DELLE GALLERIE DEGLI UFFIZI
Dal 2006 ha preso il via il progetto Euploos con l'obiettivo di rendere disponibile sul web, grazie alla digitalizzazione delle opere, l'intero catalogo e promuovere così un dialogo internazionale tra la comunità dei ricercatori e degli studiosi.
L'idea nasce dalla confluenza su intenti comuni delle capacità ed energie del Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi con due grandi centri di eccellenza e ricerca quali il Kunsthistorisches Institut in Florenz Max-Planck-Institut e la Scuola Normale Superiore di Pisa.
I DISEGNI DEGLI UFFIZI ONLINE, UN PROGETTO "WORK IN PROGRESS"

Mediante Euploos, il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, centro catalizzatore della ricerca sul disegno a livello mondiale diventerà uno dei più grandi musei online esistenti.
Oltre alla digitalizzazione e catalogazione delle opere, il progetto si propone come un programma di ricerca interdisciplinare e innovativa che coinvolge storici dell'arte, architetti, informatici e ingegneri, con l'obiettivo di sfruttare al meglio le potenzialità offerte dai nuovi strumenti tecnologici per sviluppare la ricerca scientifica sulla grafica.
Le attività svolte dagli studiosi hanno consentito già in alcuni casi di riclassificare le opere attraverso nuove attribuzioni e scoperte, fornendo così un contributo alla ricostruzione di vicende artistiche ancora inedite.
Euploos è stato inizialmente avviato grazie a un finanziamento dello Stato, a cui in seguito si è aggiunto il sostegno economico fornito dall'Associazione Amici del GDS (presidente: Manuela Valaguzza, vicepresidenti: Christian Lapeyre, Lester Carissimi, consiglieri: Stefano Belingardi Clusoni, Dolores Cook).
Se dal giugno 2012 vengono costantemente pubblicate online le nuove acquisizioni documentarie e critiche - a integrazione delle schede manoscritte risalenti all'inventariazione avviata nel 1879 dal direttore dell'Istituto museale fiorentino Pasquale Nerino Ferri - dall'agosto 2014 il progetto ha inaugurato una nuova stagione grazie al finanziamento di Intesa Sanpaolo.
Tale sponsorizzazione che rientra nell'ambito del Piano Triennale del Progetto Cultura di Intesa Sanpaolo consentirà di dare un decisivo impulso alla rivisitazione critica dell'intera collezione tramite la revisione delle attribuzioni e alla catalogazione dei disegni e permetterà di completare la catalogazione di tutti i disegni dell'Istituto fiorentino.
I NUOVI STRUMENTI ONLINE
La catalogazione informatica dei fogli è attualmente affidata a tre giovani storici dell'arte, coordinati da due colleghi più anziani, che, come loro, hanno completato la propria formazione universitaria presso la Scuola di specializzazione in storia dell'arte dell'Università degli Studi di Bologna.

Le schede, pubblicate sul sito con cadenza trimestrale, presentano diversi livelli di approfondimento. Quello più semplice è costituito da una scheda di repertorio con le informazioni essenziali sul disegno in esame: attribuzione inventariale, soggetto, datazione, dati tecnici, ma anche bibliografia specifica e mostre. Quando un foglio presenta un disegno anche sul verso, la schedatura dei due lati è del tutto autonoma e distinta. Inoltre, i disegni facenti parte di un volume sono informaticamente collegati tra loro ed è quindi possibile individuare tramite un semplice link l'insieme a cui il singolo foglio appartiene. Nelle schede di livello più avanzato, differenti anche nelle veste grafica, si trovano dati supplementari su iscrizioni, marchi ed eventuali filigrane, aggiornamenti bibliografici e una nota critica che riassume i passaggi attributivi del foglio stesso a partire dagli inventari manoscritti, ne analizza le caratteristiche formali e, se possibile, individua nuove prospettive di ricerca.

DALLO SCHEDARIO FERRI ALL'INVENTARIO DISEGNI PER AUTORI
L'inventario manoscritto di Ferri viene offerto alla consultazione degli studiosi per la prima volta online, congiunto a moderni sistemi informatizzati che consentono la ricerca tramite il nome dell'autore o il numero di inventario.

Guidati dai collaboratori più esperti del progetto, gli studiosi possono giungere alla pubblicazione sul sito del frutto dei propri studi, non solo nella forma della scheda, ma anche tramite mostre virtuali. Anche in futuro il progetto Euploos continuerà ad accogliere e a pubblicare i risultati delle indagini condotte dai giovani studiosi che intenderanno collaborare.
FOTO D'ARTE FIRENZE | Cristian Ceccanti per il progetto Euploos
https://www.fotodartefirenze.it/cc/index.php/it/articoli-piu-letti?start=36#sigProGalleriad5140d1e36
Sempre nell'ambito del progetto finanziato da Intesa Sanpaolo, dal 2015 FOTO D'ARTE FIRENZE è lieta di poter collaborare a questo ambizioso progetto di digitalizzazione con l'incarico di provvedere alla riproduzione in altissima risoluzione delle opere presenti negli archivi del Gabinetto Disegni e Stampe.
Attraverso l'utilizzo della postazione fotografica creata ad hoc dotata del dorso digitale SINAR Multishot seguendo il preciso e dettagliato workflow di lavoro stabilito dal Gabinetto Disegni e Stampe in comune accordo con il KHI e la Scuola Normale Superiore di Pisa, avviene la digitalizzazione dei singoli disegni che possono presentarsi come fogli sciolti oppure montati in passepartout e/o inseriti in volumi.
Un lavoro che richiede una grande cura ed attenzione per l'estrema delicatezza ed importanza del materiale che di volta in volta viene movimentato dall'archivio e portato nella sala di ripresa e poi appoggiato sul tavolo della colonna di riproduzione.
Lo step successivo consiste nella postproduzione dei file così prodotti con la creazione del relativo profilo colore e con l'assegnazione dei rispettivi metadati quali il numero di inventario, la categoria di appartenenza del disegno, il copyright, dati indispensabili per l'inserimento nel database.
Terminata la fase di ripresa e la relativa postproduzione le immagini così realizzate passano all'addetto informatico che aggiorna costantemente il sito, pubblicando le nuove schede corredate dalle relative riproduzioni.
CON EUPLOOS TANTE LE OPPORTUNITA' OFFERTE AGLI STUDIOSI D'ARTE
In seguito a convenzioni stipulate con università straniere (Harvard University, Cambridge (MA) e italiane (Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Università degli Studi di Bologna, Università degli Studi di Firenze), gli studenti hanno l'opportunità di svolgere periodi di stage presso il Gabinetto Disegni e Stampe e di collaborare al progetto Euploos, entrando direttamente in contatto con le opere d'arte e misurandosi con i problemi connessi alla catalogazione e allo studio di tali materiali.
L'instaurazione di uno stretto rapporto tra le esigenze legate alla formazione e alla ricerca e gli aspetti connessi alla catalogazione informatica e alla digitalizzazione ha portato, inoltre, all'elaborazione di studi specifici, che vengono presentati a convegni internazionali e workshop o danno luogo a mostre allestite presso gli spazi storici del Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, confluendo in pubblicazioni a stampa.
UN PROGETTO GRANDIOSO SEMPRE IN CRESCITA
La realizzazione del catalogo informatico - che si intende estendere in futuro anche alle stampe - si presenta come un'impresa certamente impegnativa non solo per il numero cospicuo delle opere, ma anche per l loro qualità e la varietà degli artisti rappresentati. Il suo completamento costituirà un'eccezionale risorsa per gli studi storico artistici, sia nell'ottica dello sviluppo della ricerca, sia come proficua esperienza di crescita per gli studiosi.
Euploos permetterà agli Uffizi di allinearsi ai Musei mondiali di pari importanza che hanno già realizzato progetti analoghi, come il British Museum, il Louvre o il Metropolitan di New York per dar vita ad uno dei più grandi musei online del mondo consultabile gratuitamente da tutti gli appassionati d'arte e dagli studiosi. Ci auguriamo che il progetto si espanda sempre più, così come la conoscenza di opere inestimabili come queste.
COLLABORATORI PROGETTO EUPLOOS
DIRETTORE DELLE GALLERIE DEGLI UFFIZI - Eike D.Schmidt
IDEAZIONE e COORDINAMENTO - Marzia Faietti
STORICI DELL'ARTE - Roberta Aliventi, Laura Da Rin Bettina, Michele Grasso, Raimondo Sassi
FOTOGRAFI - Roberto Palermo, Cristian Ceccanti
SUPPORTO TECNICO - Paolo Rosa
INFORMATICI - Gianluca Ciccardi, Parallelo Informatica e Beni Culturali con Filippo Fineschi, Francesco Marsoni, Beatrice Giorgetti, Anna Sacco
COLLABORAZIONI
KUNSTHISTORISCHES INSTITUT IN FLORENCE - MAX-PLANCK-INSTITUT - Alessandro Nova, Gerhard Wolf, Costanza Caraffa, Jan Simane
SCUOLA NORMALE SUPERIORE DI PISA - Vincenzo Barone, Elisa Guidi, Umberto Parrini, Lucia Simonato
INTESA SANPAOLO - UNITA' BENI ARCHEOLOGICI E STORICO ARTISTICI - Michele Coppola, Silvia Foschi
COLLABORAZIONI SCIENTIFICHE - Mario Bevilacqua, Anchise Tempestini
Un particolare ringraziamento a Gianfranco Brunelli per il suo interessamento. Nella fase iniziale del progetto hanno svolto un ruolo decisivo Antonio Paolucci per la Soprintendenza, Howard Burns e Salvatore Settis per la Scuola Normale Superiore di Pisa.
Cataloghi e inventari online: la consultazione della collezione dei disegni è possibile tramite il seguente link PROGETTO EUPLOOS
INAUGURAZIONE DELLA NUOVA SALA STUDIO DEL GABINETTO DISEGNI E STAMPE DELLA GALLERIA DEGLI UFFIZI

La presentazione dei nuovi ambienti del Gabinetto Disegni e Stampe è avvenuta durante la conferenza stampa di lunedì 15 febbraio 2016 alle ore 11.30 nella Biblioteca Magliabechiana degli Uffizi.
https://www.fotodartefirenze.it/cc/index.php/it/articoli-piu-letti?start=36#sigProGalleriae6184d2482
Presenti Eike Schmidt (Direttore delle Gallerie degli Uffizi), Simonetta Brandolini d'Adda (presidente della Fondazione non profit Friends of Florence), Marzia Faietti (Direttrice del Gabinetto Disegni e Stampe delle Gallerie degli Uffizi), Antonio Godoli (Direttore del Dipartimento architettura e allestimenti museografici della Galleria).
LA NUOVA SALA STUDIO PIU' AMBITA DEL MONDO
https://www.fotodartefirenze.it/cc/index.php/it/articoli-piu-letti?start=36#sigProGalleria75d85ae090
Si conclude così la risistemazione di un luogo unico nel suo genere, resa possibile grazie a vari anni di finanziamenti statali cui si è aggiunto il generoso sostegno della Fondazione non profit Friends of Florence attraverso il contributo del Peter Cundill Study Center.

Sono oltre mille gli studiosi da tutto il mondo che ogni anno consultano la sala studio. Da giugno 2016 troveranno una sala studio più ampia e dotata di tutte le tecnologie più all'avanguardia tali da consentire l'esame dei documenti nelle migliori condizioni di spazio, di luce e di sicurezza.
250 metri quadrati con una fototeca e biblioteca, una sala di accoglienza e una sala di consultazione con 20 postazioni dove i ricercatori potranno accedere al Progetto "Fototeca Digitale" by Binergy di Marco Bisi, per la visualizzazione ed analisi delle opere in digitale.
Resta poi la Sala Edoardo Detti per le mostre. Gli ambienti si trovano al Piano Nobile dell'edificio vasariano.
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Progetto EUPLOOS | Gabinetto Disegni e Stampe delle Gallerie degli Uffizi - Via della Ninna 5 - FIRENZE | FOTO D'ARTE FIRENZE Cristian Ceccanti fotografo
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Firenze, Museo degli Argenti di Palazzo Pitti | 25 marzo - 27 giugno 2010
Il Museo degli Argenti di Palazzo Pitti dedica una mostra ad un particolare aspetto dell'arte, il collezionismo di gemme antiche e moderne nel corso dei secoli e lo fa illustrando la prestigiosa raccolta dei Medici, con oltre centosettanta opere esposte che testimoniano quanto questi piccoli, ma pregevoli oggetti interagissero con le così dette arti maggiori.
Messe a dialogare con le opere d'arte le gemme del Rinascimento rivelano quanta forza ispiratrice si sprigionasse da quei minuscoli capolavori, grazie alla maestria degli artefici in grado di competere con gl'intagliatori dell'antichità imperiale, all'arcano potere simbolico dei soggetti, alle virtù magiche delle pietre.
Il collezionismo di gemme costituì uno degli aspetti più affascinanti del processo di riscoperta dell'antico che caratterizzò il Rinascimento. A partire dalla prima metà del XV cammei e intagli furono ricercati con fervore da pontefici, principi e cardinali, scatenando in alcuni casi aspri conflitti tra estimatori, pronti a spendere cifre molto elevate pur di aggiudicarsi il pezzo desiderato.

La mostra apre Firenze 2010 Un anno ad arte (www.unannoadarte.it), l'ambizioso e articolato progetto espositivo dei Musei Statali Fiorentini promosso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali con la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana, la Soprintendenza Speciali per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze, il Museo degli Argenti, Firenze Musei e l'Ente Cassa di Risparmio di Firenze.

Foto D'Arte Firenze è onorata di aver contribuito con le proprie immagini alla realizzazione del catalogo che accompagna la mostra edito da Sillabe.
Il volume, curato da Ornella Casazza, direttrice del Museo degli Argenti di Palazzo Pitti e Riccardo Gennaioli, storico dell'arte, ha l'intento di far conoscere al grande pubblico un collezionismo particolare e specialistico come quello della glittica.
Visita il sito web del MIBAC (Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo) che presenta la mostra.
Biblioteca Medicea Laurenziana. In dirittura d'arrivo il restauro del ciclo di vetrate del Salone di Michelangelo
Scritto da Simone BaroncelliMancano solo due vetrate per completare il complesso intervento di restauro del ciclo vetrario che impreziosisce il Salone di Michelangelo della Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze.
L'intero ciclo, oggi composto da ventisette delle trenta vetrate originarie, più due vetrate cieche, è un autentico capolavoro dell'arte vetraria, con molteplici riferimenti alla pittura cinquecentesca. Vi sono infatti rappresentate, attraverso una decorazione policroma molto raffinata, i simboli dell'araldica medicea riferibili a Clemente VII e a Cosimo I: un trionfo di motivi a grottesche, emblemi, armi e putti alati.
Sebbene molte vetrate riportino la data di esecuzione, che le colloca nel periodo successivo al 1534, anno della partenza da Firenze di Michelangelo, autore del progetto della Biblioteca, non vi è certezza sulla loro attribuzione. Se in passato infatti si pensava fossero state disegnate da Giovanni da Udine, recenti studi le attribuiscono invece a maestranze fiamminghe, che le avrebbero realizzate su cartoni riconducibili ad ambiente vasariano.
L'aggravarsi dello stato conservativo di queste mirabili opere ha reso necessario un ampio progetto di restauro e tutela da parte dell'Opificio delle Pietre Dure, preceduto da meticolose indagini diagnostiche sulla composizione dei materiali, sulla loro reazione a contatto con l'ambiente interno ed esterno e da ricerche storiche ed artistiche sui precedenti restauri.

© Foto D'Arte Firenze
Sulla base dei dati raccolti è stata impostata una opportuna metodologia di intervento, iniziato con il consolidamento dell'imbotte in pietra serena e il restauro pilota dell'Opificio della vetrata la n.18 (vedi articolo del blog), mentre le altre sono state affidate con la supervisione dell'Opificio stesso a due ditte specializzate nel settore.

© Foto D'Arte Firenze
Un lavoro estremamente delicato, dunque, di cui Foto D'Arte Firenze ha documentato la fase pre e post-intervento, essendo stata inserita nell'elenco 2013 di Operatori Economici per servizi di documentazione fotografica di Beni Culturali. Un incarico per noi gratificante, destinato a lasciare una testimonianza fotografica del grande lavoro fatto per restituire a questo importante centro artistico-culturale fiorentino il suo aspetto autentico.
Di seguito il link con la presentazione ed i dettagli dei lavori:
Biblioteca Medicea Laurenziana | Restauro del ciclo di vetrate
Opificio delle Pietre Dure (OPD) - Ciclo di vetrate del Salone di Michelangelo
Cristian Ceccanti & Ivan Rossi fotografi | Foto D'Arte Firenze @ Biblioteca Medicea Laurenziana | Piazza S.Lorenzo, 9 Firenze
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