La farmaceutica sposa l'arte. Menarini presenta la sua monografia
Scritto da Cristian"GRANDE GRANDISSIMO PARMIGIANINO"
Queste le parole usate nell'introduzione del volume dall'autore Alessandro Tosi, parole che come lui stesso afferma potrebbero funzionare per avviare il racconto dedicato a uno dei protagonisti della prima età moderna, annunciandone la straordinaria statura e autorevolezza.
E' proprio a Girolamo Francesco Maria Mazzola, detto il Parmigianino, maestro assoluto del Rinascimento italiano, simbolo della corrente manierista emiliana che è ispirata la monografia presentata dalla farmaceutica Menarini.
L'ARTE E LA BELLEZZA ITALIANA ACCOMPAGNANO DA SEMPRE MENARINI
L'azienda, che cura la tradizionale collana di volumi d'arte da oltre mezzo secolo, quest'anno con Pacini Editore ha rivolto la sua attenzione a questo pittore ed abile ritrattista dalle origini parmensi.
Il VOLUME D'ARTE MENARINI FA BRILLARE LE SALE DI CAPODIMONTE
La presentazione del volume è avvenuta presso il Museo di Capodimonte, mirabile museo di Napoli, città che nel lontano 1886 diede i natali al noto gruppo farmaceutico, e nella quale appunto Menarini ha deciso di tornare per omaggiare il suo amore per l'arte.

Barbano Dir. Il Mattino, Ennio Troiano Dir. Risorse umane Menarini, Pierluigi Leone de Castris, Alessandro Tosi autore | dal sito www.menariniblog.it | video della presentazione
"Il volume, anche grazie alle sue splendide foto e alla sua impeccabile veste editoriale, aiuterà senz'altro ad avvicinare il grande pubblico alla figura di Parmigianino" ha dichiarato il Prof. Pierluigi Leone de Castris, Professore ordinario di storia dell'arte moderna presso l'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa, e che si è occupato in passato del Parmigianino.
Coraggioso e amante delle sperimentazioni e delle composizioni non ortodosse, fu da tanti definito "un rinato Raffaello", in particolar modo dal Vasari che ne riconosceva l'estro.
Le tracce della sua arte sono ancora visibili a Parma, ma anche a Roma, Bologna e a Casalmaggiore dove scelse di essere sepolto quando morì nel 1540.
Ed è proprio da Parma, più precisamente dalla Chiesa di San Giovanni Evangelista, dalla Basilica di Santa Maria della Steccata e dalla Rocca San Vitale Fontanellato che deriva la testimonianza di FOTO D'ARTE FIRENZE che si è occupata della realizzazione dell'intera e complessa campagna fotografica agli affreschi di questo ammirato pittore.
https://www.fotodartefirenze.it/cc/index.php/it/articoli-piu-letti?start=48#sigProGalleria282c32d301
Chiesa di San Giovanni Evangelista, Parma | © FOTO D'ARTE FIRENZE - Cristian Ceccanti
https://www.fotodartefirenze.it/cc/index.php/it/articoli-piu-letti?start=48#sigProGalleriad23e5db472
Basilica Santa Maria della Steccata, Parma | © FOTO D'ARTE FIRENZE - Cristian Ceccanti
https://www.fotodartefirenze.it/cc/index.php/it/articoli-piu-letti?start=48#sigProGalleriad9f0122f6c
Rocca San Vitale Fontanellato, Parma | © FOTO D'ARTE FIRENZE - Cristian Ceccanti
L'idea di presentare il volume a Napoli ha consentito di legare l'iniziativa allo straordinario nucleo di opere del pittore presenti nel Museo di Capodimonte, che ne rappresenta una sorta di efficace sintesi quasi monografica, dal ritratto di Galeazzo Sanvitale ai dipinti della maturità come la Sacra Famiglia con San Giovannino, il ritratto di giovane donna (Antea) fino al prezioso manierismo della Lucrezia romana.

Ennio Troiano dir. Risorse umane e Valeria Speroni Cardi Head of Corporate Press | dal sito www.menariniblog.it
"Con questa pubblicazione - ha concluso Lucia Aleotti, Presidente del Gruppo Menarini - abbiamo scoperto un artista straordinario che ha arricchito la nostra preziosa collana di volumi d'arte che abbiamo iniziato nel 1856 e che comprende da Leonardo da Vinci a Raffaello, da Bronzino a Tiziano, e altri ancora".
Campagna fotografica originale Cristian Ceccanti FOTO D'ARTE FIRENZE su concessione del Comune di Fontanellato, dell'Ordine Costantiniano di San Giorgio e del Monastero e Chiesa di San Giovanni Evangelista di Parma
Video collegato
CENOBIUM - Un progetto per la rappresentazione multimediale dei capitelli di chiostro romanici nell'ambito mediterraneo
Scritto da CristianCENOBIUM (Cultural Electronic Network Online: Binding up Interoperably Usable Multimedia) è una rappresentazione multimediale di capitelli di chiostro nel mediterraneo realizzata mediante la fotografia digitale ad alta risoluzione, modelli-3D e panoramiche. I capitelli vengono posti virtualmente in connessione con i loro luoghi d’origine, per essere presentati nel loro rapporto architettonico e concezionale.

© Foto: Kunsthistorisches Institut in Florenz, Max-Planck-Institut
Il progetto condotto in collaborazione con l’ISTI/CNR a Pisa e con la partecipazione di più partner internazionali è mirato agli obbiettivi della ricerca, ma è anche appropriato alle esigenze dell’insegnamento e dei musei così come alla documentazione per il restauro.
Il tema centrale del progetto consiste nell’illustrare gli scambi artistici nel secolo XII e XIII attraverso la scultura, intesa come elemento decorativo nell’architettura. I più significativi centri dell’arte scultorea dei capitelli romanici i quali, attraverso l’introduzione del capitello istoriato, avvenuta nel 1100, diedero luogo ad uno scambio di modelli, si trovano nella Francia del sud, in Spagna e in Sicilia.
Il progetto ViHAP3D costituisce il punto di partenza per CENOBIUM realizzato in collaborazione con il MPI per l’informatica di Saarbrücken, col CNR di Pisa, la Soprintendenza di Pisa e la ditta Minolta Konica.
Una parte di questo progetto mira allo sviluppo di un procedimento per la grafica informatizzata, al fine di rendere possibile la rappresentazione tridimensionale di oggetti d’arte digitalizzati e di sculture. CENOBIUM sviluppa questo concetto concentrandosi su dei capitelli romanici, che si prestano in modo particolarmente appropriato ad una documentazione tridimensionale. Contemporaneamente a ciò si accompagna una corrispondente campagna fotografica, altamente qualificata, con l’obbiettivo di restituire in maniera dettagliata la superficie e la materialità degli oggetti, cosa che non può essere ottenuta attraverso la visualizzazione in 3D. Di conseguenza, le foto e i modelli 3D non sono disponibili soltanto in luoghi prescelti, ma anche mediante una programmazione interattiva.

CENOBIUM pone in collegamento fra loro questioni sia classiche che innovative della storia dell’arte con i moderni strumenti informatici e dischiudendo così nuove prospettive le quali, finora, persino sul posto, non sembravano possibili.
Foto D'Arte Firenze | Cristian Ceccanti @ KHI Kunsthistorisches Institut in Florenz, Max-Planck-Institut nel progetto CENOBIUM per il Chiostro di Moissac
I capitelli di chiostro romanici nel mediterraneo e il chiostro di Moissac
Nel corso dell’ultimo lustro del secolo XI si affaccia nella scultura romanica un tipo di capitello il quale sarà determinante per l’aspetto decorativo degli interni sacri e dei chiostri, e che s’imporrà quale elemento fondamentale della scultura medievale. Limitatasi fino ad allora, la decorazione del capitello sostanzialmente alle forme ornamentali vegetali, zoomorfe o antropomorfe, lo spettro delle possibilità veniva ora ad estendersi alla rappresentazione narrativa. Il capitello assumeva quindi, l’ulteriore funzione di rappresentare scene bibliche vetero e neotestamentarie, avvenimenti storici, exempla, parodie e allegorie.
Quale componente dell’architettura il capitello, per la sua tridimensionalità, appare investito di questa nuova funzione innanzitutto nei chiostri. In virtù della completa visibilità delle colonne del chiostro esso offriva l’occasione per una progressiva narrazione per immagini e, contemporaneamente, la possibilità di porre in dialogo fra loro i capitelli adiacenti o altri elementi decorativi. Inoltre, significativo è il rapporto spaziale tra il capitello e le parti funzionali del monastero, poiché la disposizione tematica e dei motivi supportata dai capitelli permette una interazione estetica e funzionale, e forse anche un rinvio a liturgie e consuetudini monastiche. I tre più rilevanti centri della scultura romanica dei capitelli sono localizzabili nella regione del Languedoc-Roussillon, nella Spagna settentrionale e in Sicilia.
Il chiostro della chiesa abbaziale di Saint-Pierre a Moissac può essere considerato quale costruzione originaria per i primi grandi cicli di capitelli claustrali istoriati. In base a quanto recita un'iscrizione, nell'anno 1100 sotto l'abate Ansquitil fu eretto un chiostro nell'abbazia provvista di ricchi terreni e di una significativa biblioteca monastica. Nel chiostro si alternano capitelli con colonne gemine con capitelli con colonna singola, che in prevalenza illustrano rappresentazioni narrative. Nella sua dissertazione “The Romanesque Sculpture of Moissac” del 1929/31 Meyer Schapiro indica questi capitelli come historiated capitals, coniando in tal modo il concetto a cui questa specifica forma di capitello deve da ultimo il suo nome.
Sul piano i singoli lati dei capitelli vanno a formare un'unità spaziale. Questo spazio si chiude in alto – similmente al prospetto di un palcoscenico – con elici, un abaco fortemente concavo e un blocco della mensola collocato al centro. Un'imposta possente, decorata di regola con figure, animali, piante o caratteri grafici, ricopre infine il kalathos, andando a completare in questo modo l'intera immagine trapezoidale del capitello.
In questa sezione del progetto CENOBIUM il KHI-MPI si è avvalso della collaborazione di due studiose francesi, Quitterie Cazes und Chantal Fraïsse, che insieme hanno redatto i testi relativi ai capitelli, oltre che la descrizione della costruzione.
Per noi di Foto D'Arte Firenze è stata un'esperienza affascinante poter collaborare insieme ai massimi esperti di fotografia d'arte nella post-lavorazione delle immagini digitali realizzate dal fotografo Roberto Sigismondi.
Seguendo uno specifico workflow precedentemente concordato, con la preziosa supervisione di Ute Dercks e la collaborazione di Stefano Fancelli (KHI) ci siamo occupati della gestione di una notevole quantità di immagini realizzate in altissima risoluzione che necessitavano di tutti gli accorgimenti necessari dopo la fase di scatto (naming, assegnazione metadati e color management, crop e resize).
L'opportunità di poter osservare "da vicino" on-line il lavoro svolto è la dimostrazione più evidente dei risultati ottenuti dal team.
Cristian Ceccanti | Foto D'Arte Firenze KHI in Florenz Max-Planck-Institut @ Progetto CENOBIUM - Chiostro di Moissac
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I MONDIALI DI CICLISMO - Murales del Padovani a nuova vita
Scritto da CristianI MITICI MURALES di Vincenzo Cerami a nuova vita restituiti, il campo Padovani con l'abito buono, il Mandela Forum, cioè quella che sarà la casa del mondiale di ciclismo, tirato a lucido.
Palazzo Vecchio gonfia il petto e alza il sipario sullo spicchio di Campo di Marte rimesso a nuovo in vista del bicievento di settembre 2013.
I pannelli della recinzione del Padovani furono affrescati dagli artisti del Gruppo Donatello in occasione di una giornata dedicata all'arte e allo sport - il 6 maggio 1984 - con 86 opere.

Murales che esaltano la bellezza, l'eleganza, la lealtà e l'eroismo del gesto sportivo.
Pioggia, neve, sole e vento li hanno sgretolati. Ora sono tornati a splendere grazie al progetto del Gruppo Donatello. Agli artisti e al loro lavoro va il grazie del Comune e di tutti i fiorentini.

Foto D'Arte Firenze è fiera di aver collaborato alla promozione e alla valorizzazione di questi Murales realizzando le immagini per il Comune di Firenze.
https://www.fotodartefirenze.it/cc/index.php/it/articoli-piu-letti?start=48#sigProGalleriadcc2ff90ea
L'articolo del Comune di Firenze con i dettagli dell'intervento di recupero.
I segni nel tempo. I disegni spagnoli degli Uffizi
Oggi Venerdi 3 febbraio 2017, alle ore 17.00, l'Accademia delle Arti del Disegno di Firenze ospita la presentazione del volume I segni nel tempo. Dibujos españoles de los Uffizi a cura di Benito Navarrete Prieto (Universidad de Alcalá de Henares) edito da Fundación MAPFRE 2016 e Gallerie degli Uffizi.

Il progetto, promosso dalla Fundación Mapfre e dal Gabinetto di Disegni e Stampe degli Uffizi, ha avuto come finalità lo studio della collezione dei disegni spagnoli della prestigiosa istituzione fiorentina.

Il catalogo ragionato propone una carrellata di tutta la produzione di alcuni degli artisti spagnoli più importanti dal XVI al XVIII secolo. Sono inclusi sia disegni già conosciuti e pubblicati che disegni inediti.
E' con rinnovato piacere che riceviamo il gradito invito alla presentazione di questo volume al quale abbiamo collaborato per la realizzazione delle immagini che lo illustrano.

Alcuni articoli e link correlati:
- Sito web Accademia delle Arti del Disegno di Firenze
- ARTE.it - The map of art in Italy
- Uffizi. Gabinetto Disegni e Stampe: il successo degli "spagnoli" alla mostra di Madrid
- Disegni spagnoli degli Uffizi in mostra alla Real Accademia di Belle Arti di San Fernando a Madrid
Cristian Ceccanti | Foto D'Arte Firenze @ Accademia delle Arti del Disegno. Presentazione volume I segni nel tempo. I disegni spagnoli degli Uffizi
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Osservatorio sull'Architettura - Fondazione Targetti
Scritto da Cristian2004 - 2010 Ciclo di incontri finalizzati all'investigazione e all'analisi dei complessi fenomeni legati al mondo dell'architettura contemporanea
Essendo la luce ciò che mette in relazione l'uomo con lo spazio, si può ben comprendere perché la Fondazione Targetti sia arrivata ad occuparsi di architettura.
L'occasione, l'incontro con un gruppo di architetti e critici che, con il loro lavoro di ricerca e progettazione, portano avanti un'idea precisa: che l'architettura è anzitutto pensiero, processo intellettuale complesso da costruire attorno all'uomo.
Così è nato l'Osservatorio sull'Architettura, questa è l'ispirazione degli incontri organizzati per l'investigazione e l'analisi dei complessi fenomeni legati al mondo dell'architettura contemporanea e alle sue interazioni con le arti e le scienze, la tecnica, la filosofia, la sociologia, l'economia e la politica.

A partire dal 2004, l'Osservatorio sull'Architettura ha invitato personaggi fra loro eterogenei - da Norman Foster a Yona Friedman, da Thom Mayne a Peter Eisenman, da Bernard Tschumi a Vito Acconci, da Greg Lynn ad Alvaro Siza.
E ancora, Dennis Frenchman, Cecil Balmond, Sergio Fajardo, Diller e Scofidio.
Nonostante le evidenti differenze, tutti quanti sono accomunati dall'essere non solo dei protagonisti assoluti del loro tempo, ma dei fini "coltivatori di idee", interpreti di una disciplina che si propone come specchio della società e delle sue continue trasformazioni.

Foto D'Arte Firenze @ Osservatorio sull'Architettura
Foto D'Arte Firenze ha ricevuto l'incarico di documentare con le proprie immagini tutta la serie di incontri che dal 2004 ad oggi si sono susseguiti con i più famosi architetti di fama mondiale, ospiti e relatori nelle conferenze organizzate a Firenze, spesso nella splendida cornice del Salone dei Cinquecento, la più grande e importante sala sotto il profilo storico-artistico di Palazzo Vecchio.
https://www.fotodartefirenze.it/cc/index.php/it/articoli-piu-letti?start=48#sigProGalleriaa21857ed6b
Cristian Ceccanti fotografo | Foto D'Arte Firenze Media Partner 2004-2010 @ OSSERVATORIO SULL'ARCHITETTURA - Fondazione Targetti
L'INVISIBILE LINEA ROSSA
Le trascrizioni degli eventi di alcuni dei grandi nomi che hanno animato l'attività dell'Osservatorio e i contributi critici che li accompagnano sono confluiti nel libro L'invisibile linea rossa, edito da Quodlibet.
La pubblicazione, curata dal direttore dell'Osservatorio Pino Brugellis, raccoglie le riflessioni di individui dal background e dal linguaggio spesso molto lontani fra loro e tuttavia simili, per l'umiltà di cui fanno esercizio a dispetto della carriera e dei plausi ottenuti. L'umiltà di interrogarsi sul senso del loro lavoro e del fare architettura oggi.
CHI E' TARGETTI - un po' di storia
Fondata nel 1928, Targetti ha sede a Firenze ed opera nel campo dell'illuminazione architettonica per interni ed esterni offrendo un'ampia gamma di prodotti e soluzioni ad hoc sviluppati in risposta a specifiche sfide funzionali ed estetiche.
Ieri ed oggi
Targetti nasce a Firenze nel 1928 come piccolo negozio di lampade ed affini. Oggi l'azienda produce e commercializza oltre 2000 apparecchi e sistemi di illuminazione che sono la sintesi perfetta di funzione e design.
Prodotti tecnologicamente avanzati ad elevato contenuto di ricerca che incontrano le forme pure e le linee essenziali di un design sempre attuale, capace di inserirsi in qualsiasi contesto architettonico.
Targetti PoulsenIndustries è la Holding finanziaria che controlla un Gruppo quotato al terzo posto in Europa fra i player di questo Gruppo, una realtà unica sulla scena internazionale che ha in Louis Poulsen e in Neri gli altri due brand strategici di riferimento.
Visita il loro sito web.
LA FONDAZIONE TARGETTI
Creata e sostenuta da Targetti per promuovere, sostenere e sviluppare la cultura della luce, dell'arte e dell'architettura, la Fondazione Targetti rappresenta un luogo unico d'incontro, di integrazione, di confronto e di scambio culturale per professionisti e semplici appassionati della luce.
La Fondazione svolge la propria azione attraverso tre iniziative distinte: nell'ambito della formazione, con il programma di corsi e workshop della Lighting Academy; nell'ambito dell'archiettura e del design, con il ciclo di incontri e conferenze dell'Osservatorio sull'Architettura; nell'ambito dell'arte, con la Targetti Light Collection, il premio ad essa collegato e la teoria di mostre itineranti organizzate nei maggiori musei del mondo.
Arezzo, due mostre per celebrare Vasari | dal 3 settembre all'11 dicembre 2011 presso la Galleria Comunale d'Arte Contemporanea di Arezzo. Capolavori ed itinerari omaggio al Maestro.
In occasione dei 500 anni dalla nascita, Arezzo ripercorre la vita e l'opera di Vasari presentando la poliedrica e straordinaria ricchezza della sua personalità e della sua arte, con due grandi mostre concomitanti, a partire dal 3 settembre, che esporranno lavori di assoluta importanza e con alcuni restauri di particolare rilievo.
Su Vasari pittore e soprattutto disegnatore che si concentrerà la mostra promossa presso la Galleria Comunale d'Arte Contemporanea di Arezzo, da Regione Toscana, Provincia, Comune, Camera di Commercio e Soprintendenza per i BAPSAE di Arezzo: "Giorgio Vasari 1511-2011. Disegnatore e Pittore. Istudio, diligenza et amorevole fatica".
La mostra, curata da Alessandro Cecchi in collaborazione con Alessandra Baroni e Liletta Fornasari, seguendo un andamento cronologico mira a ripercorrere le vicende salienti e l'evoluzione stilistica di Vasari, sia nel disegno, sorprendente per livello qualitativo e immediatezza, che nella pittura, attraverso opere celebri e assolute novità per il pubblico.
Si potranno ammirare un vasto corpus di disegni preparatori delle opere, la lettera originale scritta nel 1560 da Michelangelo a Cosimo I (prestata dall'Archivio di Stato fiorentino), con parere favorevole circa il progetto del Vasari per i lavori a Palazzo Vecchio, l'importante dipinto "Le Tentazioni di San Girolamo", realizzato nel 1541 da Vasari su commissione di Ottaviano de' Medici.

Foto D'Arte Firenze è fiera di aver contribuito alla realizzazione del prestigioso catalogo edito da Skira che accompagna la mostra, occupandosi della realizzazione delle immagini di tutte le opere del Vasari (lettere, disegni e pitture) presenti sul territorio fiorentino.
Alla Basilica di San Francesco, invece, il 3 settembre si inaugura "Il primato dei Toscani nelle Vite del Vasari. Svegliando l'animo di molti a mille imprese". Fino al 9 gennaio 2012 si potrà visitare questa esposizione realizzata con opere di maestri Toscani per ricostruire la linea di "evoluzione" delle arti tracciata dal Vasari nelle "Vite".
Il percorso prende il via da coloro che Giorgio Vasari considerava "precursori" della maniera moderna e prosegue sino al trionfo di quest'ultima con Michelangelo.
Tutta Arezzo celebra Vasari con queste due grandi mostre, la riapertura di Casa Vasari e gli itinerari vasariani, per far apprezzare il forte legame tra il grande artista e la sua terra: che conserva tantissime e importanti testimonianze del suo estro geniale e della sua vicenda umana.
Visita il sito web de ilsole24ore.com che presenta la mostra.
Il video: Arezzo, 500 anni dalla nascita di Giorgio Vasari.
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OST officina STUDIO TEMPI
Studio tecnico e di progettazione nato nel 2001. Progettazione di interni, ristrutturazioni e restauri.
Foto D'Arte Firenze per la documentazione fotografica degli ambienti dell'officina.
https://www.fotodartefirenze.it/cc/index.php/it/articoli-piu-letti?start=48#sigProGalleria6cd170e692
Un viaggio affascinante che ci ha condotto nelle magiche atmosfere di alcune esclusive residenze private progettate e realizzate da OST officina STUDIO TEMPI.

Casa privata - Badia di Sotto e/o Badia di S.Andrea - Loro Ciuffenna


Casa privata - Ville Madrigale - Terranuova Bracciolini

Casa privata - La Cicogna - Terranuova Bracciolini (Ar)
Ivan Rossi fotografo | Foto D'Arte Firenze @ OST officina STUDIO TEMPI - Via Ville 111/A Terranuova Bracciolini (AR)
Pittore Imperiale. Pietro Benvenuti alla corte di Napoleone e dei Lorena
Scritto da CristianGalleria Palatina e Galleria d'Arte Moderna, Palazzo Pitti | dal 10 marzo al 21 giugno 2009
Pietro Benvenuti (Arezzo 1769 - Firenze 1844) è il massimo protagonista dell'arte toscana negli anni che segnano il passaggio dal neoclassicismo al romanticismo. Allievo dell'Accademia delle Belle Arti di Firenze, completa la formazione a Roma.
Elisa Baciocchi (che dal fratello Napoleone Bonaparte ricevette il principato di Lucca e Piombino, poi il governo dell'intera Toscana) nomina Benvenuti pittore di corte e nel 1807 lo chiama a dirigere l'Accademia di Firenze, carica mantenuta fino alla morte.
Alla parentesi napoleonica risalgono alcune monumentali composizioni (La morte di Priamo, il giuramento dei Sassoni, Elisa e gli artisti), che preludono alle grandi imprese decorative previste per l'ammodernamento di Palazzo Pitti, in particolare la Sala di Ercole (nell'ala oggi della Galleria Palatina) terminata durante la Restaurazione.
Benvenuti è anche uno straordinario ritrattista. In Toscana rappresenta lo stile affermatosi in ambito mitteleuropeo, sia nella messa a fuoco del carattere dei personaggi, sia nell'ambientazione. La sua vocazione classicistica si esprime compiutamente nella composizione di temi mitologici, che il pittore prepara con mirabili disegni, aventi spesso valore di opera autonoma. Leopoldo II di Lorena gli affida l'incarico di completare le decorazioni della cupola della Cappella dei Principi nella chiesa di San Lorenzo.

La mostra illustra dunque la storia artistica di Benvenuti, ne espone le opere più significative e le mette a confronto con quelle dei suoi primi maestri e degli artisti italiani e stranieri incontrati a Roma nella eccentrica e sperimentale Accademia dei Pensieri.
Foto D'Arte Firenze è orgogliosa di aver realizzato le immagini per il catalogo a corredo della mostra edito da Sillabe e curato da Carlo Sisi e Liletta Fornasari.
Visita il sito web Beni Culturali che presenta la mostra.
Progetto di digitalizzazione archivio fototeca presso il KHI di Firenze
Scritto da CristianProsegue per il terzo anno consecutivo la collaborazione con il KUNSTHISTORISCHES INSTITUT IN FLORENZ (Max-Planck-Institut)
Con l'inizio dell'anno riprende la mia collaborazione con il KHI di Firenze nel progetto di digitalizzazione delle immagini in pellicola dell'archivio e del loro inserimento nella banca dati dell'Istituto.
Onorato di questo rinnovato incarico da parte di una delle più famose e prestigiose fototeche attualmente esistenti, riprendo la mia attività in un contesto sempre stimolante, circondato da illustri storici dell'arte provenienti da tutto il mondo.
Cristian Ceccanti - Foto D'Arte Firenze @ KHI in Florenz


Sito web KHI in Florenz
Ferdinando I de' Medici (1549-1609). Maiestate Tantum
Scritto da Cristian
La magnificenza dei Medici.
In occasione del quarto centenario della morte di Ferdinando I de' Medici (1549-1609), la Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Fiorentino con l'Opificio delle Pietre Dure, l'Ente Cassa di Risparmio di Firenze e Firenze Musei hanno organizzato una mostra nel Museo delle Cappelle Medicee, precisamente, a memoria della sua volontà di magnificenza, nella Cappella dei Principi, prezioso mausoleo della dinastia interamente rivestito di marmi e pietre dure.
Nato nel 1549, secondogenito di Cosimo I, Ferdinando aveva intrapreso la carriera ecclesiastica e conduceva una lussuosa vita da cardinale a Roma quando, nel 1587, l'improvvisa morte del fratello Francesco I, con la seconda moglie Bianca Cappello, lo costrinse a succedergli sul trono granducale di Toscana.
Ferdinando dovette allora rinunciare alla precedente carriera e iniziare una nuova vita che gli imponesse doveri con priorità assoluta: il governo dello stato e la garanzia della continuità dinastica.
Una mostra in sintonia con la politica di Ferdinando, un uomo al quale era impossibile non affezionarsi, fattivo e solare ma soprattutto decisivo, col suo immenso impegno, perché la Toscana divenisse quella che è stata, e che è.
Foto D'Arte Firenze è onorata di aver realizzato le immagini delle opere in mostra per la pubblicazione del catalogo edito da Sillabe e curato da Monica Bietti, Direttrice del Museo delle Cappelle Medicee ed Annamaria Giusti, Direttrice della Galleria d'Arte Moderna.
Il sito Arte e Arti che presenta l'evento.
Viaggiando s'impara. Italia. Storie, ballate e racconti.
Scritto da CristianL'Italia ha città fantastiche e monumenti fantastici. Come raccontarli ai più piccoli?
Sillabe Editore ha pensato a Roberto Piumini, alla sua grande esperienza di affabulatore, alla sua colta ironia, alla sua capacità di suscitare stupore, con una ballata o racconto, per un monumento o per una città.
E' nata questa Guida Fantastica ai più suggestivi luoghi d'Italia: Firenze, Roma, Venezia, Napoli......Nessuna regione è esclusa, perché tutte valgono un viaggio.
Pensato per giovani esploratori, il volume è illustrato con dalle coloratissime tavole di Giulia Servello.
https://www.fotodartefirenze.it/cc/index.php/it/articoli-piu-letti?start=48#sigProGalleriaf7ffea1abb
Ogni regione ha una sua guida, un personaggio famoso della nostra storia (Dante, Manzoni, San Francesco e molti altri), creato sempre dall'illustratrice, che accompagna i piccoli viaggiatori nell'esplorazione del Bel Paese.

Foto D'Arte Firenze ha contribuito alla realizzazione di questo spassoso e al tempo stesso educativo volume divertendosi a fotografare le simpaticissime illustrazioni di Giulia.
Il sito dell'editore per un regalo ai vostri piccoli!
Una mostra online della Fototeca del Kunsthistorisches Institut in Florenz a partire dal 13 giugno 2016.

Le mostre online della Fototeca del Kunsthistorisches Instituts in Florenz si rivolgono tanto agli studiosi quanto ad un pubblico più ampio. Esse sono concepite specificamente per Internet e sfruttano quindi al meglio le possibilità di una presentazione virtuale.

Le mostre offrono una panoramica sui campi d'attività della Fototeca così come sulla loro preziosa collezione, assai rilevante dal punto di vista storico-scientifico: materiale storico su Firenze, come ad esempio le fotografie di Hilde Lotz-Bauer precedenti le distruzioni prodotte dalla Seconda Guerra Mondiale; documentazione fotografica durante e dopo l'alluvione di Firenze del 1966; campagne fotografiche come la grande documentazione del 2006 sull'arte medievale in Georgia; presentazione di fondi speciali della Fototeca come ad esempio la collezione di stampe.
GLI AVORI DI SALERNO RIFOTOGRAFATI (la mostra online a cura di Ute Dercks e Gerhard Wolf)
I rilievi in avorio della cattedrale di Salerno nell'Italia meridionale, eseguiti nell'XI-XII secolo, senza dubbio rientrano nel novero delle opere più significative dell'arte a intaglio medievale e rappresentano una delle maggiori sfide per la ricerca storico-artistica, dal momento che su luogo e periodo di realizzazione, committenza, provenienza e funzione dei rilievi si sa molto poco.
Nell'anno 2015 la Fototeca del Kunsthistorisches Institut in Florenz ha contribuito al progetto di ricerca internazionale "mediterranean Cross-Currents: The So-Called Salerno Ivories" con una campagna durante la quale il fotografo romano Roberto Sigismondi ha ripreso le tavolette e i frammenti delle cornici, in totale 62 pezzi, custoditi presso il Museo diocesano di Salerno.
Ciascun elemento è stato illuminato singolarmente e inquadrato in modo sistematico da diverse angolazioni oltre che sul retro e, infine, a distanza ravvicinata, al fine di veicolare un'impressione della materialità e della plasticità di questi capolavori ricchi di dettagli e variazioni.

© dal sito www.khi.fi.it
Ne sono risultate oltre 250 riprese digitali ad alta risoluzione, ora consultabili nella Fototeca digitale e a disposizione della ricerca a livello mondiale.
IL DETTAGLIO MESSO A FUOCO
La fotografia consente, per mezzo degli ingrandimenti, di avere una visione ravvicinata delle opere che in loco, nella situazione museale, sarebbe impensabile. Essa estrapola particolari e mette a fuoco visioni parziali che nella veduta d'insieme dell'oggetto talvolta non risaltano.
Al contempo, l'ingrandimento consente di farsi un'impressione delle caratteristiche materiali dell'oggetto e di osservare inoltre i procedimenti di produzione dall'interno.
Le fotografie illustrano anche la monografia "The Salerno Ivories: Objects, Histories, Contexts", pubblicata nel 2016, a cura di Francesca Dell'Acqua, Anthony Cutler, Herbert L. Kessler, Avinoam Shalem e Gerhard Wolf.
FOTO D'ARTE FIRENZE con Cristian Ceccanti per il progetto degli Avori di Salerno
Nell'ambito di questo complesso ed articolato progetto fotografico ci siamo occupati della postproduzione delle immagini realizzate dal fotografo Roberto Sigismondi, seguendo tutti i passaggi necessari ed indispensabili per l'elaborazione dei file ad altissima risoluzione ottenuti dal dorso digitale medio formato Hasselblad equipaggiato con obiettivo macro Zeiss.
Partendo da un considerevole numero di scatti, il nostro lavoro è iniziato con la fase di selezione delle immagini prodotte, continuando con il naming delle stesse fino ad arrivare all'inserimento dei metadati per la corretta gestione del database e ricerca nell'archivio.

Dopo aver effettuato il crop (ritaglio con ridimensionamento) delle immagini digitali alle misure precedentemente concordate, siamo passati alla gestione del color management, un aspetto fondamentale ed imprescindibile quando si tratta di immagini di opere d'arte.
Un incarico portato avanti in sinergia con il collega Stefano Fancelli sotto l'attenta e scrupolosa supervisione della Dott.ssa Ute Dercks ai quali vanno tutti in nostri più sinceri ringraziamenti.
COLOPHON
Progetto e testi: Ute Dercks
Coordinamento: Almut Goldhahn
Traduzioni: Mamuela Bonura, Corinna Gannon
Campagna fotografica a Salerno: Roberto Sigismondi
Elaborazione immagini: Cristian Ceccanti, Stefano Fancelli
Digitalizzazione delle fotografie Moscioni: Stefano Fancelli
Redazione: Ute Dercks, Almut Goldhahn
Manifesto: Rebecca Milner
Un ringraziamento particolare va a Don Luigi Aversa, Francesca dell'Acqua, Mareike Boβelmann, Piergianni Pirredda, Annemarie Hühne e Vera Luongo.
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